rassegna stampa

Nainggolan punge: “I soliti aiutini”

Radja Nainggolan, se subisce non sa tacere: «Non cerco la rissa, ma a chi rompe una rispostina come si deve qualche volta va data. E poi le parole non fanno male a nessuno».

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Radja Nainggolan, se subisce non sa tacere: «Non cerco la rissa, ma a chi rompe una rispostina come si deve qualche volta va data. E poi le parole non fanno male a nessuno».

Se non risponde tramite i social, colpisce attraverso i media. Possiede un vasto bacino d’utenza. Con il passare del tempo la sua statura di calciatore internazionale cresce e i giornali e le televisioni e le radio gli chiedono pareri su tutto. Adesso poi è stato anche inserito tra le cinque rivelazioni della fase a gironi di Champions League. In compagnia di Seydou Doumbia (Cska Mosca), Taulant Xhaka (Basilea), Sebastian Rode (Bayern Monaco) e Yacine Brahimi (Porto).

Così quando Marca Plus, gli ha domandato della Juventus e degli arbitri lui risponde così: «Non so come si possano chiamare, aiutini o che cosa. Di sicuro certe decisioni dubbie vanno sempre nella stessa direzione. E’ un dato di fatto. Il calcio del resto è difficile sia per i giocatori sia per gli arbitri». Precisando, comunque: «Credo che quest’anno vincerà il campionato chi lo merita veramente».

Il belga crede molto nella vittoria dello scudetto: «Possiamo farcela, ma solo se restiamo saldi nelle nostre coinvinzioni. E concentrati sull’obiettivo. Io continuo ad avere fiducia. La Juventus resta la favorita, però la Roma ha molto da dire. I tifosi ci regalano autostima e ci sostengono. Sono anche esigenti. Da questo punto di vista Roma è la città perfetta per me. Io amo la pressione».

Poi parla della sua squadra e di Totti: «Di Totti posso dire soltanto che è uno dei pochissimi giocatori in grado di cambiare da solo le sorti di una partita. Io m’ispiro a Gattuso per la grinta, a Xavi per la qualità, a Vidal per il dinamismo». Infine un pensiero sull'Europa League: «Mai disputata, ma credo sia molto aperta. Tutto dipende dallo stato di forma del momento. Se la Roma sta bene può battere chiunque».