(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Domenica scorsa ha tagliato il traguardo dei cento gol in serie A. Una carriera italiana vissuta tutta d’un fiato, traInter, Verona, Parma, Juve, Fiorentina e Cesena.
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Mutu: “Mia cara Roma non ho rimpianti”
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Domenica scorsa ha tagliato il traguardo dei cento gol in serie A. Una carriera italiana vissuta tutta d’un fiato, tra Inter, Verona, Parma, Juve, Fiorentina e Cesena.
I trentatrè anni compiuti dieci giorni fa hanno mantenuto intatta la voglia di stupire, la passione per il calcio che in alcune occasioni lo ha aiutato a tirarsi fuori dai guai. L’attaccante romeno è stato a un passo dal vestire il giallorosso. Sabato sfiderà Totti per dare continuità alla corsa per la salvezza. La doppietta al Novara lo ha portato a quota 101. Un sospiro di sollievo per aver superato in poche ore una forte contusione alla tibia destra. Per sabato all’Olimpico è pronto. (...)
Sabato affronta la Roma: in quel periodo avrebbe potuto vestire la maglia giallorossa. Rimpianti? «No, sono soddisfatto della scelta che feci di restare a Firenze. Anche se la Roma è una grande squadra e Totti, che mi chiamò per convincermi, resta un grande calciatore che ho sempre apprezzato».
A proposito di Fiorentina: la squadra va male e la contestazione non ha risparmiato i Della Valle«Bisogna conoscere la situazione. Quando c’ero io, la Fiorentina era più forte. Ora i tifosi non sono felici ma i Della Valle non smobiliteranno. Penso che i tifosi non siano contenti di come vanno le cose. Negli ultimi cinque anni erano abituati bene, ma la squadra, quando c’ero io, era più forte. Non credo che i Della Valle vogliano smobilitare, con loro ho mantenuto un ottimo rapporto».
Che Roma troverete? «Vorranno vincere a tutti i costi per restare nella zona alta della classifica. Sulla carta sono favoriti, in campo no».
Luis Enrique ha superato le difficoltà iniziali e la Roma negli ultimi tempi è migliorata «Ha portato in Italia le sua idea nuova di calcio. Non è facile, ha dimostrato coraggio, in un campionato dove spesso prevale la tattica».
Su cosa punta il Cesena per salvarsi? «Sul gruppo molto unito. Avevamo bisogno di una svolta e con Arrigoni c’è stata. Sento la responsabilità di essere uno dei giocatori più esperti e se posso aiuto i più giovani. Ci serve un colpo fuori casa e se giochiamo come domenica a Roma possiamo farcela. Il Cesena merita la serie A. Qui mi sono ambientato e vorrei restare anche oltre la durata del contratto».
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