rassegna stampa

Montella: La Roma per me è il passato

(Corriere dello Sport – A.Cigalini) – Vincenzo Montella non sa quasi come dirlo.

Redazione

(Corriere dello Sport – A.Cigalini) - Vincenzo Montella non sa quasi come dirlo.

Abbozza un sorriso e scuote la testa, fedele al low profile che è il suo marchio di fabbrica: «Non sento questa partita in modo particolare» . Ebbene sì. Lui che è tra i marcatori del 7-0 giallorosso nel novembre del 2006. […]

ATMOSFERA - Ce n’è abbastanza per profondersi in esercizi retorici di ogni sorta. Montella sceglie un’altra strada: «Non sto vivendo la vigilia in maniera diversa dalle altre. Sono fatto così. Sarà perché manca ancora un po’ o forse sarà perché non si gioca all’Olimpico: fossimo stati a Roma, magari le sensazioni sarebbero state differenti. E’ una partita importante, devo concentrarmi su quella. L’unica particolarità è che conosco molti degli avversari[…] »

IERI E OGGI - Ma il profilo basso non cancella la storia. Il percorso giallorosso di Montella è scandito da vittorie, gol e titoli: lo scudetto nel 2001, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, 258 presenze e 102 reti non sono robetta. In campo, l’Aeroplanino ha lasciato il segno. Forse avrebbe potuto farlo anche in panchina, dopo essere subentrato a Claudio Ranieri. La nuova dirigenza, però, ha deciso diversamente virando sull’appeal blaugrana di Luis Enrique, che Montella da giocatore ha già sconfitto timbrando il cartellino con un gol dei suoi nel 3-0 rifilato dalla Roma al Barcellona in una lontana notte di Champions League. Era il febbraio del 2002. Oggi, a dieci anni di distanza, l’allenatore rossazzurro cerca il bis. Senza rancore: «Non ho alcun rammarico, lo dico in assoluta sincerità. La mia valutazione a posteriori coincide con quel che pensavo a giugno. Rimanere dov’ero sarebbe stata la scelta peggiore per me.[…]»

RIPARTENZA - Spazio amarcord esaurito. Quel che è stato lascia campo libero a quel che sarà. La Roma è il trampolino di (ri)lancio offerto agli etnei dal calendario dopo la battuta a vuoto di Bologna. Privo degli squalificati Marchese e Biagianti, perso per strada l’infortunato Capuano e con l’acciaccato Maxi Lopez destinato alla panchina per un pestone rimediato in allenamento, Montella prepara il cambio di modulo (dal 3-5-2 al 4-3-3) e scalda i motori: «Domenica scorsa abbiamo sbagliato l’approccio alla gara. Se vogliamo dare un valore alla nostra stagione, dobbiamo fare punti anche quando non riusciamo a esprimerci secondo gli standard abituali. La Roma? I giallorossi hanno una identità ben precisa per merito dell’allenatore, che in breve è riuscito a dare una fisionomia al gruppo. E’ una squadra pericolosissima sull’asse centrale formato da De Rossi e Totti, due giocatori ben oltre la media: Francesco si abbassa spesso favorendo gli inserimenti dei mediani e degli esterni. Loro attaccano in massa, anche con otto elementi: possiamo ipotizzare di concedere agli avversari un maggiore possesso palla, ma dovremo essere perfetti nel ripartire in velocità.[…]»