Altro baby talento acquistato da Sabatini, con la speranza di trovare, tra qualche anno, un grande giocatore in casa. E’ la volta di Kevin Mendez, ex giocatore del Penarol, arrivato a Trigoria per un milione di dollari (che saliranno a due e mezzo, compresi i bonus). Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, l’uruguaiano è sbarcato a Roma per sostenere le visite mediche, poi verrà ceduto in prestito in serie B al Perugia, nel quale rimarrà per diciotto mesi. E’ considerato il nuovo Tevez, anche se ha caratteristiche un po’ diverse. Ma per le sue qualità può fare tutto sul fronte offensivo. E’ un numero dieci che può fare anche il centrocampista avanzato, il trequartista e l’attaccante esterno. Ma è lui stesso a suggerire la posizione in campo: «Sono molto felice di poter giocare in Italia; ancora non so se nelle prossime ore mi fermerò a Roma o andrò a Perugia. Il ruolo in cui preferisco giocare è quello di seconda punta».
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Mendez: “Io, felice di essere in Italia”
Altro baby talento acquistato da Sabatini, con la speranza di trovare, tra qualche anno, un grande giocatore in casa.
Ha appena ottenuto il passaporto italiano, grazie alle origini del padre. Walter Sabatini lo ha soffiato al Manchester United, all’Arsenal e al Liverpool. Mendez verrà tesserato dalla Roma e firmerà un contratto fino al 2020. In estate, prima di legarsi al Barcellona, Luis Suarez aveva consigliato il golden boy del Peñarol al Liverpool, che si è mosso però in modo concreto soltanto all’inizio di dicembre, trovando la Roma già in netto vantaggio.
A Radio Uruguay il ragazzo ha parlato della sua grande occasione in Italia: «Quello che so è che hanno acquistato il 90% del mio cartellino e stiamo ultimando i dettagli per sapere quale sarà il mio destino. Mancano gli ultimi dettagli, credo sia una questione di ore o al massimo giorni. In questo momento provo sentimenti opposti, da una parte mi dispiace andar via dal mio Paese, sono triste a lasciare la squadra di cui sono tifoso. Mi sarebbe piaciuto giocare di più qui, fare esperienza e vincere titoli con il mio club. Ma dall’altra questo rappresenta un salto importante per la mia carriera. Giocherò in Europa, in uno dei campionati più importanti del mondo. Venire in Italia è un sogno. Con l’italiano non va molto bene, ho seguito delle lezioni, ma ho dovuto abbandonarle. Sono certo che imparerò in fretta. Mi accompagnerà in Italia mio padre, sarà il mio sostegno almeno all’inizio. L’approccio alla nuova realtà sarà importante, quindi il fatto che io venga in Italia con mio padre sarà fondamentale per me».
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