E' arrivato in punta di piedi, nessuno lo conosceva, ma Marquinhos con la sua grinta, come riporta il Corriere dello Sport, ha subito conquistato tutti in solo 6 mesi.
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Marquinhos: “Milan ti battiamo, è la Roma il futuro”
E’ arrivato in punta di piedi, nessuno lo conosceva, ma Marquinhos con la sua grinta, come riporta il Corriere dello Sport, ha subito conquistato tutti in solo 6 mesi.
È costato meno di cinque milioni di euro e oggi ne vale il quadruplo. Ha grandi qualità e valori e oggi con il Milan ci sarà. Marquinho ha rilasciato una lunga intervista al Corriere, eccone uno stralcio:
E' pronto a giocare oggi contro il Milan?
«Pronto. Ho fatto fisioterapia tutta la settimana, mi sono allenato con i compagni un paio di volte, a disposizione».
Se l'aspettava sei mesi fa tutto questo che le è accaduto?
«No. Ma sapevo che avrei avuto le mie occasioni».
Il merito di chi è?
«Della mia famiglia. Papà Barrios, grafico, mamma Alina, pedagoga, mio fratello Luan, qualche anno fa ha giocato con l'Udinese ma non è stata una esperienza positiva, mia sorella Irma, le mie sorelle adottive Emily e Ayane. Senza di loro non sarei qui. Come non lo sarei se non ci fosse stato Roberto (Calenda ndr)».
Stasera all'Olimpico c'è la sfida con il Milan, che partita sarà?
«Bella. E noi vogliamo vincerla».
Perché ha scelto la Roma?
«Perché Roma è Roma».
Come siamo?
«Ma avete visto l'età media dei giocatori? Pjanic, Destro, Florenzi, Lamela, Nico Lopez, Dodò, il sottoscritto, il più anziano ha ventidue anni. Non so ancora il presente, ma di certo il futuro è della Roma».
Il Corinthians?
«Sono cresciuto in un grande club come il Corinthians, ha decine di milioni di tifosi, ha grandi giocatori, crescere guardando Castan può solo aiutarti. E poi Adriano, vuoi mettere?».
Adriano quello che è stato anche alla Roma?
«Sì, proprio lui. Persona fantastica».
Come è stato il suo impatto con Roma?
«Eccezionale. Questa è una città fantastica. Mi sono emozionato quando ho visto il Colosseo, Fontana di Trevi, il Vaticano. Qui c'è la storia».
Chi conosceva della Roma prima di arrivarci?
«De Rossi, Perrotta, Castan, Stekelenburg che avevo visto giocare con l'Olanda contro il Brasile al Mondiale. Adesso posso dire di averne conosciuti tanti altri bravi bravi come Lamela, Pjanic e Destro per esempio».
Zeman lo conosceva?
«Mai sentito nominare».
E adesso che ne pensa?
«E' una risposta facile. Con me Zeman è stato ed è un grande».
Con la maglia della Roma, naturalmente.
«Sì. A Roma voglio rimanere il più a lungo possibile. Il futuro è qui».
E la Roma?
«Noi vogliamo giocare bene. Se lo faremo con continuità, torneremo a sentire la musichetta della Champions».
Qual è stato l'attaccante che finora l'ha messa più in difficoltà?
«Osvaldo in allenamento».
Babbo Natale Marquinhos cosa regalerebbe a Zeman?
«Il sole così da poter giocare sempre il nostro calcio».
Al presidente Pallotta?
«Lo stadio di proprietà della Roma».
A Totti?
«L'elisir della gioventù».
A Sabatini?
«La sigaretta elettronica, può fargli solo bene».
A Baldini?
«Un teatro, so che lo ama molto».
Ai tifosi della Roma?
«Facile, la Champions League».
A De Rossi?
«Mica facile, diciamo la pazienza».
Alla Lazio?
«Già regalato il derby d'andata, ci vediamo in quello di ritorno».
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