rassegna stampa

Maicon: Totti e De Sanctis da Mondiale

Tutti vogliono il mondiale.

finconsadmin

Tutti vogliono il mondiale. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, anche se la testa è al campionato, inevitabilmente il pensiero di tanti calciatori è alla competizione che in estete si terrà in Brasile. Non ne fa un mistero Maicon: "Non dimenticherò mai il mio esordio, in una partita delle qualificazioni al Mondiale 2006. Affrontavamo il Paraguay. In Brasile si respira già l’atmosfera della festa. Sarà importante avere la testa giusta in ogni partita che affronteremo». Il brasiliano parla poi di un'eventuale confronto con la nazionale italiana:"E’ sempre un piacere giocare contro gli Azzurri. Non dimentichiamo che hanno vinto quattro volte il torneo. In finale però mi piacerebbe molto affrontare l’Argentina. La sorpresa del campionato può essere Neymar. Do per scontato che il Brasile sia una delle squadre candidate ad arrivare fino in fondo. A quel punto, con qualsiasi avversario sarebbe una splendida partita. E se vincessi, allora la mia carriera sarebbe a posto, non desidererei altro". Il brasiliano prova poi a lanciare la candidatura mondiale di alcuni compagni di squadra"L’età non conta. Questo è il mio parere. Totti è un giocatore importante che non ha mai smesso di mostrare le sue qualità. De Sanctis è un grande portiere e un grande compagno di squadra. Per quello che sta facendo meriterebbe di andare al Mondiale. Infine, una battuta su Balotelli: "E’ un giocatore dalle qualità fantastiche. Se mette la testa a posto diventerà certamente un campione". Prova a fissare le sue priorità anche Gervinho: "Prima di tutto finire in bellezza la stagione con la Roma. Poi disputare un bel Mondiale e infine la prossima Coppa d’Africa". L'ex Arsenal è poi consapevole di quanto sia ritenuto importante nella sua nazionale: "E so di esserlo. Non sono uno che si mette a urlare in campo, semmai quando mi stendono. Io preferisco ascoltare piuttosto che farmi sentire. Mi diverto in ogni partita, anche in quelle in cui magari gioco meno bene com’è accaduto contro il Senegal nello spareggio per andare al Mondiale. E poi amo il colore arancione, con il bianco e il verde, i colori del mio Paese. Voglio aiutare la Nazionale a vincere una Coppa e non importa se il gol della vittoria lo segno io o qualcun altro. Quello sarebbe il grande giorno che non ho ancora vissuto. Ora mi sto allenando a tirare i rigori. Non è la mia specialità ma bisogna farlo se si vuole essere giocatori di alto livello. Ciò che mi serve è essere meno teso al momento della conclusione. Sto andando bene ma non è ancora arrivato il mio momento migliore»