rassegna stampa

Mai così Pjanic La Roma sogna

Aveva 18 anni. Raccontano che Juninho Pernambucano lo abbia notato subito, individuando un valido sostegno per la conservazione della razza: quella dei calciatori di punizione.  

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Aveva 18 anni. Raccontano che Juninho Pernambucano lo abbia notato subito, individuando un valido sostegno per la conservazione della razza: quella dei calciatori di punizione.

E così a Lione lo prese con sé, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, spiegandogli alla fine degli allenamenti come migliorare nella posa e dove colpire il pallone per renderlo incontrollabile. Pjanic, che era uno studente attento e ammirato, capì che un piede destro come il suo avrebbe catturato altre attenzioni, altri elogi.

Esempi. Ma Pjanic ha un repertorio molto vario. Al Napoli aveva inviato una parabola in stile Zidane, lo scorso anno invece, sotto la nevicata di Atalanta-Roma, da posizione centrale aveva scelto il palo del portiere, con un destro di piatto-collo sotto alla traversa. Contro la Sampdoria ha sfoggiato uno dei colpi imparati alla scuola di Juninho: ha calciato dritto per dritto, imponendo al pallone una rotazione e un rimbalzo tali che per il povero Da Costa hanno rappresentato una combinazione letale.

E via alla festa romanista.

Sa scegliere, insomma, a seconda delle esigenze. Così nella sua specialità ha raggiunto quota 8 gol in carriera e con quattro gol in campionato, tutti all’Olimpico, Pjanic ha già battuto il suo record stagionale con la Roma attestandosi ai livelli dell’annata migliore, il 2009-10, quando in Ligue 1 segnò 6 gol.

Ansia. Però c’è un problema. Pjanic ha il contratto in scadenza nel 2015 e ha estimatori tra le migliori società del mondo e non ha ancora firmato il rinnovo. «Adesso arriviamo alla fine del campionato - ha spiegato dopo la partita con la Sampdoria - poi parlerò alla società e vedremo» . La partita è aperta, con il Psg favorito nella corsa, Sabatini ha incontrato in diverse occasioni il manager, Michael Becker, e non dispera di chiudere la trattativa con reciproca soddisfazione.

In caso contrario, la Roma vorrà monetizzare il più possibile dalla sua cessione.

Sprint finale. Aspettando il finale della storia, Pjanic cercherà di spingere la Roma verso la Champions League che aveva conosciuto a Lione ma non ha mai assaggiato in Italia. Dicevano di lui che «Quando ha il pallone tra i piedi, il tempo si ferma»  ai tempi del Metz. «Quando Miralem sta bene fisicamente, è uno dei migliori centrocampisti d’Europa» aggiunge Garcia. Sono due modi di dire la stessa cosa, in fondo.