rassegna stampa

«Mai avuto dubbi l’italoargentino è attaccante puro»

(Corriere dello Sport – S.Di Segni) – Roberto Pruzzo, i numeri di Osvaldo dicono finalmente che è un attaccante di razza?

Redazione

(Corriere dello Sport - S.Di Segni) - Roberto Pruzzo, i numeri di Osvaldo dicono finalmente che è un attaccante di razza?

«Non ho mai avuto dubbi in proposito, ho sempre pensato che fosse un ottimo centravanti, con qualità impressionanti».

Qual è il punto di forza dell’italoargentino e quale il suo tallone d’Achille?

«E’ un uomo che si muove bene in area di rigore, la sa annusare, la conosce e riesce a crearsi gli spazi come solo i grandi attaccanti sanno fare. Francamente non vedo punti deboli, poi è normale che il suo rendimento dipenda anche da quello della squadra, come capita spesso alle punte».

La sua collocazione ideale è al centro del tridente? O può conservare le sue doti da goleador partendo da lontano?

«Il fatto che sia un giocatore molto mobile non cozza con il concetto di centravanti puro. Ripeto, per me è un attaccante vero, le cose migliori le fa lì, in area di rigore, indipendentemente dal modulo che predilige il tecnico».

A proposito dell’allenatore, la prestazione di Osvaldo a Genova è arrivata al culmine di una settimana delicata.

«A me non sono sembrati giorni difficili, non capisco perché dopo una panchina si debba gridare per forza allo scandalo».

C’è un altra punta, Destro, che tra infortuni e tempi di adattamento non ha ancora innestato la marcia che aveva a Siena.

«E’ vero, ma ci sono valori che non cambiano e quelli messi in mostra da Destro lo scorso anno sono autentici. Quindi mi aspetto che a Roma faccia vedere le stesse cose che gli riuscivano a Siena».

C’è un centravanti che l’ha stupita in modo particolare dall’inizio della stagione?

«Fatico ad individuare una sorpresa, semmai devo constatare le conferme di alcuni giocatori già collaudati».

Quindi chi vincerà la classifica cannonieri?

«Mi ricollego al discorso di prima e dico che sarà una sfida a due, tra Klose e Cavani. Molto dipenderà da quante partite riuscirà a disputare il tedesco».