(Corriere dello Sport)Ancora l’Atalanta sulla strada di Osvaldo. Già nel campionato scorso, quando l’attaccante italoargentino si presentò sul campo della sua prima squadra italiana, fu espulso per un fallo di reazione. In questa stagione, dopo l’esclusione per scelta tecnica di Zeman in campionato, contro la squadra di Colantuono Osvaldo è incappato in un altro cartellino rosso. E’ nato tutto da un contrasto all’altezza della bandierina tra tribuna Tevere e Curva Sud: lì Osvaldo non ha compreso l’irruenza di un’entrata di un difensore avversario, nonostante il risultato fosse già di 3-0. L’attaccante giallorosso, a quel punto, era già sull’orlo della reazione. Ma si è tenuto. Pochi minuti dopo, però, in area nerazzurra è arrivato il patatrac. Osvaldo, trattenuto da Matheu, non ha trovato una soluzione migliore rispetto al giro violento del corpo con il gomito alto. Provocazione e trattenute continue: è stata questa la giustificazione che Osvaldo ha presentato ieri a Trigoria ai dirigenti giallorossi, una tesi già presentata da Zeman subito dopo la conclusione dell’ottavo di Coppa Italia: «In area non si può giocare a rugby. Se il difensore fosse stato allontanato, non sarebbe successo niente. Osvaldo ha tentato di liberarsi. Detto questo, è brutto quando si lascia la squadra in dieci» .
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Ma Zeman ha giustificato il suo gesto
(Corriere dello Sport)Ancora l’Atalanta sulla strada di Osvaldo.
DANNO - Osvaldo ha creato un piccolo danno alla Roma. I dieci compagni che sono rimasti in campo hanno dovuto spendere energie che potevano essere risparmiate in vista dell’importante trasferta di Verona in programma domenica: invece corsa e impegno sono aumentati proprio nel momento in cui avrebbero potuto essere risparmiati. E’ stata questa, probabilmente, la mancanza più grave del giocatore, che è caduto in un errore per lui non nuovo. Ma un attaccante del calibro di Osvaldo, a ventisei anni, dovrebbe essere ormai in grado di gestire alcune situazioni e non mettere a repentaglio il bene suo e della Roma.
ERRORI - Non è la prima volta che Osvaldo incappa in sanzioni disciplinari per via del suo carattere. Da quando è alla Roma sono stati diversi gli episodi che lo hanno visto al centro dell’attenzione per episodi che non rientrano appieno nel decalogo del professionista. Quest’anno ha già segnato 9 gol tra campionato e Coppa Italia, è il capocannoniere della squadra giallorossa: un valore reale, importante. Ma dal colpo rifilato al compagno Lamela a Udine, all’ultima espulsione, prima di quella di martedì sera, subita a San Siro con la maglia dell’Italia (gli costerà Malta-Italia del 26 marzo) Osvaldo ha fatto parlare di sé non solo per i gol. Alla Roma lo sanno e, al di là delle giustificazioni del giocatore, interverranno con un’altra multa.
a.ghi.
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