(Corriere della Sera - R. Maida) - La Roma è smarrita, sconvolta, offesa. Nessuno si aspettava che la situazione precipitasse fino a suscitare il rigetto dei tifosi.
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Ma lo spagnolo non molla e la società è decisa a sostenerlo fino all'ultimo
(Corriere della Sera – R. Maida) – La Roma è smarrita, sconvolta, offesa. Nessuno si aspettava che la situazione precipitasse fino a suscitare il rigetto dei tifosi.
Non se lo aspettava Luis Enrique, sicuro di avere il popolo dalla sua parte. E non se lo aspettavano i dirigenti, da Baldini a Sabatini passando per Fenucci, che fino alla catastrofica sconfitta con la Fiorentina ancora speravano di andare in Champions League.
Adesso, può succedere di tutto. La soluzione più probabile è il cambio tecnico, che dovrebbe avvenire dopo le prossime quattro partite. Ma non può essere esclusa al mille per mille la decisione più conservativa e al contempo trasgressiva: la conferma di Luis Enrique. Baldini vuole recuperare il suo allenatore, incoraggiandolo e sostenendolo sia in privato che in pubblico. Di conseguenza, resterà coerente fino allultimo: non lo caccerà. (...)
Ieri, intanto, Luis Enrique non ha strigliato la squadra. Ha diretto l'allenamento, quasi come niente fosse accaduto, e ha anche partecipato alla partitella visto che molti giocatori erano impegnati in palestra o sui lettini della fisioterapia. Nello spogliatoio l'hanno visto molto stanco, svuotato. Adesso toccherà proprio ai calciatori restituirgli fiducia, con una partita di personalità domani sera.
E che dicono negli Usa? La proprietà sta seguendo le vicende della squadra ma non mette in discussione loperato di Baldini, di cui ha stima incondizionata. Domani sbarcherà a Roma il vicepresidente, Joe Tacopina, per cercare di rassicurare lambiente. Gli americani non sono stati scoraggiati da questo terribile inizio di progetto.
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