(Corriere dello Sport-A.Vocalelli) Non sono state scintillanti o devastanti, ma hanno colto il risultato che cercavano. Da una parte ci ha pensato Matri, magari anche stimolato dalla concorrenza di Borriello,
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Luis Enrique, Totti e De Rossi: applausi
(Corriere dello Sport-A.Vocalelli) Non sono state scintillanti o devastanti, ma hanno colto il risultato che cercavano. Da una parte ci ha pensato Matri, magari anche stimolato dalla concorrenza di Borriello,
dall’altra il solito Ibra, che ha aperto l’anno così come l’aveva chiuso, andando a segno, anche se su calcio di rigore. Certo è che Conte e Allegri si stanno preparando al rush finale che li porterà al giro di boa. (...).
Continua intanto a restare nella scia delle due contendenti la fantastica Udinese di Guidolin e Di Natale, che ha messo cinque punti di distanza dalla Lazio, alle prese con un profondo esame di coscienza dopo la pesantissima sconfitta di Siena. Alle spalle dell’Inter, continua la rincorsa della Roma, che ha ottenuto la terza vittoria consecutiva, confermando tutti i progressi dell’ultimo mese.
Ha avuto la risposta che voleva Luis Enrique, atteso da qualcuno al varco per la lunga vacanza accordata ai suoi giocatori. Ha avuto invece pienamente ragione il tecnico spagnolo, che ha ritrovato un gruppo motivatissimo e brillantissimo. Non solo la Roma ha vinto, senza soffrire, ma ha dimostrato di avere una condizione atletica di livello, con i giallorossi sempre primi sul pallone rispetto agli avversari. E’ tornato al gol il solito, fenomenale, Totti. Se era stato criticato per essersi fatto parare il rigore da Buffon, merita allora i complimenti del caso per aver sbloccato una partita che poteva complicarsi. Ma al di là dei gol, Totti è stato ancora una volta il punto di riferimento tecnico per tutta la squadra, smistando un’infinità di palloni e meritandosi l’abbraccio di Luis Enrique al momento di lasciare il campo. La sostituzione ha invece regalato un lunghissimo applauso dello stadio a De Rossi, che sta vivendo senza contraccolpi la vicenda legata al contratto.
Non c’è dubbio che Totti e De Rossi rappresentino qualcosa di speciale per la Roma, a conferma del fatto che il calcio è fatto anche di sentimenti e radici. Appaiato alla Roma, c’è sempre il Napoli che ha conquistato una larghissima vittoria in casa del Palermo. La squadra di Mazzarri ha dunque ricominciato l’anno da protagonista, dopo un 2011 che l’ha vista conquistare un ruolo da regina. Sì, perché gli azzurri hanno conquistato un terzo posto meritatissimo e si sono poi guadagnati la qualificazione agli ottavi di Champions. Normale, logico, scontato che poi il Napoli pagasse qualcosa in campionato. (...) Autorevole la prova con il Palermo, con una prodezza dell’ex Cavani che è stata applaudita dallo sportivissimo pubblico di Palermo. Così come Novara ha lungamente applaudito Jovetic: ecco la faccia più bella del calcio.
Fondamentali le vittorie di Cagliari, Fiorentina e Bologna. Tra i sardi c’è un giocatore, Ibarbo, destinato a far parlare moltissimo di sé. Tra i viola ce n’è uno, appunto Jovetic, che è invece già una stella consacrata. E’ straordinaria la qualità di questo attaccante che sa far tutto, sa costruire e finalizzare. E’ su questi giocatori che la Fiorentina deve costruire il suo futuro, su gente di valore e che dimostri di partita in partita il proprio attaccamento alla causa. Dicevamo dei tre punti preziosissimi anche per il Bologna, che ha meritato il risultato e ha raccolto addirittura meno di quanto ha prodotto. Dimenticate le due sconfitte rimediate nel finale del vecchio anno e complimenti a Cherubin, per il suo primo gol in A e per la prova impeccabile da difensore. Una giornata speciale
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