(Corriere dello Sport)E’ bastata una vittoria a spegnere i mugugni dei tifosi della Roma, a testimonianza di un affetto che si accende ancora con una certa facilità. Mentre suonava «Grazie Roma», l’inno delle partite finite bene, i quarantamila dell’Olimpico hanno sprigionato una felicità repressa da sei mesi di delusioni domestiche. Ma un paio di ore prima, passate le celebrazioni per la Hall of Fame, la Curva Sud aveva esposto uno striscione inequivocabile indirizzato alla squadra: «La maglia è onorata solo se sudata, da oggi chi tradisce è meglio se sparisce, questa curva merita rispetto». E c’erano stati dei fischi nello scorrimento della formazione, indirizzati a quattro giocatori: Stekelenburg, Piris, Tachtsidis e Lamela. (...)
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L’Olimpico dai fischi passa agli applausi. Pjanic va in Bosnia
(Corriere dello Sport) E’ bastata una vittoria a spegnere i mugugni dei tifosi della Roma, a testimonianza di un affetto che si accende ancora con una certa facilità.
IL PROGRAMMA -Adesso, considerando la sosta, Zeman ha concesso due giorni di riposo alla squadra. L’appuntamento è a Trigoria per mercoledì, quando però mancheranno i tanti nazionali impegnati in giro per il mondo: De Rossi, Balzaretti, Osvaldo, Destro, Florenzi, Romagnoli, Bradley, Castan, Stekelenburg, Piris, Lopez, Pjanic. A proposito di Pjanic: la Roma ha spedito in Bosnia la documentazione che certifica l’infortunio muscolare. Ma come temevano i dirigenti, la mossa non è bastata a evitare il viaggio al giocatore. Pjanic partirà stamattina per Sarajevo e sarà visitato dai medici della federazione. Poi verrà presa una decisione. La sensazione è che in Bosnia faranno il possibile per recuperarlo: se non per la partita di venerdì contro la Grecia, per quella di martedì 16 contro la Lituania. Per le ambizioni della sua nazionale, Pjanic è un elemento indispensabile.
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