rassegna stampa

«Nessuna paura, sarà Roma»

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) «Ho giocato solo tre volte ma quando ho giocato sono stato importante per la squadra».

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) «Ho giocato solo tre volte ma quando ho giocato sono stato importante per la squadra».

(...). Anche perché nell’anno e mezzo che è passato dall’arrivo alla Roma, il suo rapporto con i derby è da considerarsi ottimo. La storia giallorossa di Fabio Simplicio è fatta di alti e bassi, e gli alti sono relativi soprattutto alle sfide con la Lazio: 3 partite (2 di campionato e un ottavo di finale di coppa italia) e 3 vittorie, condite da due rigori procurati e un gol-qualificazione. Ecco perché oggi, seppur la concorrenza per la terza maglia di centrocampista sia agguerrita (in corsa ci sono anche Greco, Marquinho e Perrotta), Simplicio ci crede:«Spero di esserci perchè il derby dà grandissime emozioni» . La lieve distorsione alla caviglia sinistra che lo ha bloccato giovedì non lo preoccupa: «Sto bene - dice ridendo - mi sono fermato solo per precauzione, ma è tutto a posto» .

OCCASIONE - Simplicio, al di là di quanto fatto vedere in campo, ha dimostrato di essere un professionista. Quando? Nel momento di difficoltà, la scorsa estate, quando fu lasciato a Roma e non portato in ritiro, in attesa che il club gli trovasse una sistemazione. Lui però ha aspettato, senza fare polemiche. La soluzione gradita a tutti non è arrivata e col tempo il brasiliano ha cominciato a scalare le posizioni. Fino a quando Luis Enrique ha ammesso: «Mi ero sbagliato, non pensavo fosse così forte» . Poi - ma così va anche la vita e non solo il calcio - ancora un momento difficile. S(...)  «Abbiamo una grande occasione per dimostrare che siamo ancora vivi dopo la sconfitta di Bergamo. La Roma quest’anno ha cambiato molto, ci sono giovani che stanno crescendo e daranno molte soddisfazioni ai tifosi, ma un periodo di ambientamento era in conto» . Poi, ecco la carica, che sale con il passare delle ore: «Paura? Mai, questa è una parola che nel nostro vocabolario non esiste. Vincerà chi è più concentrato, noi siamo sereni, stiamo bene fisicamente, pronti a dare il massimo» .

RICORDI - Il 7 novembre 2010, alla sua prima sfida contro la Lazio, Simplico giocò un’ottima partita: dopo 6 minuti dall’inizio della ripresa calciò verso Muslera, spuntò il braccio di Lichtsteiner e la Roma passò in vantaggio su rigore di Borriello, sotto la curva Sud (finale 2-0). Nel ritorno, quasi un anno fa, il 13 marzo 2011, il brasiliano giocò solo i 7 minuti finali, riuscendo però a procurarsi il rigore della sicurezza, segnato poi da Totti (altro 2-0). Ma l’emozione vera, quella che Simplicio si porterà dietro per sempre, risale al 19 gennaio 2011, ottavo unico di coppa italia: l’equilibrio dell’1-1 fu spezzato a 13’ dalla fine da un suo inserimento e da un tocco al pallone che concluse il suo lento cammino all’angolino, ancora sotto la Sud. Fabio Simplicio riparte da lì, sapendo che un successo nel derby potrebbe riaprire tanti discorsi: «La Champions? Ci proviamo, il campionato è lungo e può succedere di tutto...»