(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) - Le società che dimostreranno di essere all’oscuro del comportamento “infedele” dei loro tesserati avranno,
rassegna stampa
«Lo scandalo si allarga»
(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) – Le società che dimostreranno di essere all’oscuro del comportamento “infedele” dei loro tesserati avranno,
come successo la scorsa estate, un trattamento di riguardo, ma il principio della responsabilità oggettiva che quasi tutti i presidenti vorrebbero veder eliminato c’è e peserà (a livello di penalizzazioni) nei sempre più prossimi processi sportivi. A ribadirlo è stato ieri il procuratore federale Stefano Palazzi […].
LA SERIE A - Perché, ormai è noto, sulla vicenda calcio scommesse le novità sono all’ordine del giorno. «L’inchiesta si allarga sempre più e la chiusura è lontana» ha detto Di Martino al Tg1. Le procure di Cremona e Bari indagano e ottengono conferme. Gli uomini della Squadra Mobile di Cremona per esempio in Ungheria hanno acquisito i verbali degli interrogatori di Horvath nella quale si parla di Lecce-Lazio, la partita per la quale viene tirato in ballo Zamperini, ma soprattutto Ilievski. Quest’ultimo non sarà considerato come il “maestro” Gegic, ma nelle ultime stagioni è stato in diversi hotel di squadre prima delle partite per corrompere i giocatori. E’ Ilievski, con una scheda intestata a Viktor Kondic, a telefonare agganciando le celle telefoniche del campo di Formello prima della partita combinata Lazio-Genoa. Una di queste telefonate è diretta al boss di Singapore Tan Seet Eng.
Ilievski completa l’opera andando nella zona dell’hotel sede del ritiro del Genoa e poi il giorno successivo (15 maggio) in un hotel di Milano dove, oltre all’indagato Bellavista, ci sono anche i giocatori Dainelli e Milanetto, con quest’ultimo secondo Gervasoni protagonista dell’incontro con gli slavi. Gli investigatori sono convinti che la riunione nell’albergo milanese sia servita per consegnare ai giocatori rossoblù denaro dopo la combine. La reazione di Dainelli però è stata sdegnata: «Ero in quell’hotel con i miei amici per il mio addio al celibato - ha detto al Secolo XIX - e adesso mi accusano di aver preso soldi da persone che non conosco. Perché? Non ho mai preso soldi per perdere o combinare una partita, lo giuro. Sono sereno perché so di non aver fatto nulla» . Il suo ex presidente, Enrico Preziosi, gli crede: «Con lui e Milanetto - ha detto a Panorama.it - c'erano anche Scarpi, Mesto, Criscito, Toni e Montolivo, poi sono andati in discoteca. Non credo che Lazio-Genoa fosse combinata e senza prove non penso male di miei ex giocatori». E poi c’è la partita Lecce-Lazio della settimana successiva, altra gara a forte sospetto combine, con Ilievski ancora protagonista insieme ai sodali ungheresi Schultz e Borgulya arrivati nell’hotel-ritiro dei pugliesi. Anche in questo caso Zamperini viene accusato di essere stato il tramite, con l’amico Mauri della Lazio e con Ferrario del Lecce che avrebbe però rifiutato l’approccio. […]
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