(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - «Lamela facci sognare...» canta il coro scritto dall’autore Giancarlo Giomarelli sulle note della canzone cubana “Guantamera”, già noto tra i tifosi.
rassegna stampa
L'Italia lo incorona: vale già 30 milioni
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – «Lamela facci sognare…» canta il coro scritto dall’autore Giancarlo Giomarelli sulle note della canzone cubana “Guantamera”, già noto tra i tifosi.
E Lamela ora fa sognare davvero. Grazie alla sua tecnica, grazie al sinistro fatato, grazie anche alla forza fisica e alla voglia di non mollare mai. «E’ destinato a far innamorare» disse il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini l’estate scorsa, quando lo acquistò dal River Plate. E Lamela in effetti è un giocatore che può segnare in maniera importante i prossimi 15 anni di calcio internazionale. Proprio la sintesi tra tecnica e forza di cui è dotato, ne fa un giocatore praticamente unico[...]
INVESTIMENTO - La Roma, dopo Pastore (oggi al Psg) e Alvarez (oggi all’Inter) ha deciso di puntare su Erik Lamela. Mettendo sul piatto una cifra complessiva vicina ai 19 milioni di euro e battendo una concorrenza agguerritissima. Il senso dell’affare fatto però, lo si comprende oggi, a poco meno di sei mesi di distanza. Lamela ha bagnato il suo esordio in A con un gol da favola e mercoledì scorso, in Coppa Italia contro la Fiorentina, ha messo a segno la sua prima doppietta giallorossa. E allora: quanto costerebbe oggi Lamela se un qualsiasi club al mondo volesse comprarlo dalla Roma? Non meno di 30 milioni di euro, cioè almeno 11 milioni in più di quanto è stato pagato.
DECISIVO - No, nessuno si può scandalizzare di fronte a una valutazione attuale che si aggira intorno ai 30 milioni. Perché se un giocatore di 19 anni arriva per la prima volta in un nuovo Paese, senza conoscere niente e nessuno della nuova realtà, e debutta in Italia, in serie A, nel modo in cui ha debuttato Lamela, se non si tratta di un fenomeno poco ci manca. Non solo il gol al Palermo (datato 23 ottobre), però: el Coco infatti è stato decisivo per le sorti della Roma nelle ultime cinque partite giocate. Con la Juve all’Olimpico si era procurato il rigore (poi parato da Buffon a Totti). A Napoli il primo gol nasce da una sua iniziativa (aiutato dall’errore di De Sanctis). A Bologna il tocco per Osvaldo prima del gol dell’italoargentino. Con il Chievo ancora un rigore procurato. Infine la doppietta con la Fiorentina.[...]
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