(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - Se la Roma l’ha acquistato nel primo vero tentativo di trovare l’erede di Totti, lui non poteva scegliere abitazione migliore
rassegna stampa
Lamela, magia Roma
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Se la Roma l’ha acquistato nel primo vero tentativo di trovare l’erede di Totti, lui non poteva scegliere abitazione migliore
. Il gesto è stato del capitano, Lamela ha accettato. L’asso argentino vive nella vecchia casa di Totti, nel quartiere Axa, a Casal Palocco, sulla strada per Ostia. E in poco più di quattro mesi, Erik Lamela ha conquistato tutti, anche il numero dieci giallorosso, che dopo l’arrivo del mancino fece notare che «se fosse il mio erede sarebbe una fortuna perché l’avremmo già in casa...» . La Roma, sì, Lamela ce l’ha in casa. E se lo tiene stretto.
VITA - Anche perché El Coco ( «mi ha chiamato così mio fratello Brian quando ero piccolissimo e mi è rimasto per sempre» ), a dispetto del look alla moda con tanto di cresta sempre perfetta, orecchini e ben quattro tatuaggi, è un professionista vero, molto più maturo dei soli 19 anni di cui parlano i dati anagrafici. Sguardo serio, di chi già conosce le difficoltà della vita ma allo stesso tempo sa benissimo cosa vuole. Pochi svaghi, poche uscite serali. Lamela è tutto casa e allenamenti a Trigoria. E nell’ex appartamento di Totti, Erik vive con la famiglia: in Italia è arrivato con il padre Josè, la madre Miriam e i due fratelli, il più grande Brian (23 anni) e il più piccolo Axel (15). Lo svago domestico, nel poco tempo libero, è quello tipico del diciannovenne: lunghe sedute con Brian e Axel di fronte alla Playstation. Con il gruppo c’è anche la fidanzata di Erik, Sofia Herrero, che però torna spesso a Buenos Aires.
RAPPORTI - In famiglia il rapporto più forte è con papà Josè, ex calciatore, detto El Panadero , il fornaio, per il forno di famiglia avviato da Manuel, nonno di Erik. Il padre è prodigo di consigli nei confronti di Erik, quasi fino all’essere «sempre presente, mi segue ovunque e ha sempre qualcosa da ridire» . Ciò non gli ha impedito però di vedersi regalare dal figlio una Porsche cayman nera e la maglia dell’esordio, donata quasi a mo’ di sfida dopo lo splendido gol messo a segno contro il Palermo all’Olimpico. Anche nonna Amelia, scomparsa poco più di un anno fa, ha un posto particolare nel cuore di Erik. E sul suo polso, dove c’è il tatuaggio che la ricorda.[...]
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