rassegna stampa

Lamela: «A Roma sto da re, Totti è un maestro»

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) E’ il suo momento. Perché nessuno si sarebbe mai aspettato che un ragazzo di 19 anni, alla prima esperienza lontano dal suo Paese d’origine, al debutto nel campionato italiano, seppur annunciato come...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) E’ il suo momento. Perché nessuno si sarebbe mai aspettato che un ragazzo di 19 anni, alla prima esperienza lontano dal suo Paese d’origine, al debutto nel campionato italiano, seppur annunciato come nuovo fenomeno del calcio argentino, potesse avere un impatto come quello che ha avuto Erik Lamela.

Tutti entusiasti, anche lui: «A Roma sto come un re» . Facile, dopo aver segnato alla prima apparizione, in appena sette minuti, un gol da incorniciare. Facile, dopo aver impressionato per classe e potenza, con quel piede sinistro che sembra capace di tutto. Facile, a dirsi ma non a farsi.

RIFERIMENTO - Lamela dimostra di aver capito in fretta Roma e la Roma. Il giovane argentino ha individuato un punto di riferimento. Ha scelto una figura importante, è andato sul sicuro, ha puntato sul capitano. «Da Totti si impara tantissimo - ha raccontato Lamela al quotidiano argentino Olè - lui è un giocatore storico, sia per il club che per i tutti i tifosi giallorossi» . (...)

INSERIMENTO - Ci ha messo poco, Lamela, ad inserirsi nella nuova realtà. Sia dal punto di vista sportivo che personale: «Sono molto contento di questi primi sette mesi romani. All’inizio non ho potuto giocare per l’infortunio (al ritorno dal Mondiale Under 20, a settembre, si presentò a Trigoria con una caviglia fuori uso, ndr) ma poi, pian piano, ho trovato il ritmo giusto. Sono riuscito a conquistare un posto in squadra, che era il mio obiettivo. E poi che accoglienza! Sono stato benvoluto dai tifosi fin da subito. Ora mi sento come un re». (...)

NOVITA’ -Lamela, come detto, ha intrapreso solo quest’anno la nuova avventura lontano da casa. Sta scoprendo in questo periodo il calcio italiano. Che per lui non è troppo differente da quello argentino: «I due campionati sono molto simili, in entrambi bisogna correre parecchio. In Italia poi, tutte le squadre puntano sempre alla vittoria. Gli spazi sono pochissimi. Il nostro gioco? Molto offensivo, in campo vanno sempre tanti giocatori d’attacco. All’inizio era difficile, ora però abbiamo trovato l’equilibrio giusto» . Nessuna sorpresa, per Lamela, a livello di singoli. Tranne un’eccezione: «Non sono rimasto sorpreso da nessuno, però quello che fa Ibrahimovic con il Milan è davvero impressionante»