rassegna stampa

La Roma viaggia in Volkswagen

(Corriere dello Sport) Insieme per un anno, come prova di soddisfazione reciproca. Ma l’amicizia è stata pensata per durare molto di più.

Redazione

(Corriere dello Sport)Insieme per un anno, come prova di soddisfazione reciproca. Ma l’amicizia è stata pensata per durare molto di più. Roma e Volkswagen si legano al motto di «W il calcio», dove la W ha il simbolo della casa tedesca. L’accordo di partnership è stato presentato allo stadio Olimpico «con grande orgoglio» da Mark Pannes, amministratore delegato della Roma arrivato dal Texas appositamente per questo evento, poche ore prima della partita con il Torino. «E’ molto più di una sponsorizzazione» sottolinea il direttore commerciale Christoph Winterling, che ha curato la trattativa con il collega Francesco Cimino: sono previsti una serie di spot girati con i giocatori (Totti e non solo) e altre iniziative di promozione del marchio Volkswagen, che nel frattempo sarà fornitore ufficiale della Roma. Ma è il preludio a un accordo che quasi certamente porterà la Volkswagen a diventare il main sponsor a partire dalla prossima stagione, al posto di Wind che ha il contratto in scadenza. «E’ una delle idee: se son rose fioriranno» ha spiegato con un sorriso Massimo Nordio, ad Volkswagen Italia, che ha aggiunto: «La nostra azienda possiede un’altra società di calcio, il Wolfsburg. Significa che presto organizzeremo un’amichevole tra il lupo del Wolfsburg e la lupa della Roma». E anche su questo fronte, non sono da escludere alleanze: l’arrivo di Kjaer in prestito (per 3 milioni) dell’estate 2011 testimonia i rapporti privilegiati sull’asse italo-tedesco.

SVILUPPO -

Il contratto certifica una crescita nel percorso di rivalutazione del marchio Roma, scelto dai tedeschi perché «giovane», perché rappresenta «la città» e perché «è il club più internazionale della serie A». La Volkswagen ha venduto 8,4 milioni di auto nell’ultimo anno, è presente in 153 mercati e produce vetture in 99 stabilimenti nel mondo. Ora la Roma si concentrerà sul business principale individuato dalla proprietà: lo stadio. «Siamo nella parte finale del processo di individuazione dell’area: ci stiamo muovendo nel modo più veloce possibile», così Pannes, che per l’occasione ha sfoggiato i baffi, simbolo della campagna per raccogliere fondi contro il cancro alla prostata. Pannes - che ha seguito buona parte del match in Curva Sud - ripartirà stamani per raggiungere la famiglia per il Giorno del Ringraziamento. Entro la fine dell’anno solare lascerà la carica di ad a un manager che si occuperà di Roma tutti i giorni. Un americano? Non è detto.

rob.mai.