rassegna stampa

La Roma nasce in America

(Corriere dello sport – A.Ghiacci) – Cinque giorni in Texas, ad Austin, ospite della Raptor di James Pallotta. Franco Baldini, direttore generale della Roma, parte oggi per tornare nella capitale domenica prossima.

Redazione

(Corriere dello sport - A.Ghiacci) -Cinque giorni in Texas, ad Austin, ospite della Raptor di James Pallotta. Franco Baldini, direttore generale della Roma, parte oggi per tornare nella capitale domenica prossima.

“South by Southwest”, è il festival di cinema e musica che dal 1987 si svolge proprio ad Austin. E lì ha la sede Raptor, fondo di intermediazione di proprietà di Pallotta, socio forte della cordata statunitense che, in società con Unicredit, detiene quasi l’ottanta per cento delle azioni giallorosse. Le grandi aziende americane lavorano così: invitano i propri clienti, i propri assets, a grandi meeting, che servono soprattutto per un lavoro di rappresentanza. «Ma è chiaro che parleremo anche di Roma...» dice Baldini. Che poi aggiunge: «Discorsi futuribili» (...)

INCONTRO - Tra un convegno, una proiezione e la presentazione di un nuovo progetto, il massimo dirigente della Roma incontrerà per la prima volta tutti i soci della cordata americana, compresi probabilmente Michael Ruane e Richard D’Amore, oltre che Thomas DiBenedetto e Pallotta. Nella “Raptor House” si farà il punto dei primi sette mesi di avventura romanista e si getteranno le basi per i programmi futuri. Baldini è l’uomo scelto dalla proprietà, la sua missione è quella di rendere l’asset Roma competitivo e appetibile per nuovi investitori. Raptor, fondo di intermediazione leader nel settore del marketing dello sport, punta a questo: fare grande la Roma per il bene di tutti. E in quest’ottica va letta la prossima tournée che la squadra giallorossa farà negli States, tra Boston e New York, la prossima estate, a fine luglio. E anche questo sarà tema di discussione tra Baldini e gli americani, con date, sedi e programma ancora tutti da definire. Incontro-confronto, con Pallotta e soci che chiederanno delucidazioni e prospettive al manager Baldini, e quest’ultimo che invece aspetterà delucidazioni sui tempi dei prossimi investimenti.

STADIO - Nei piani americani, come è chiaro fin dal principio, c’è la costruzione dello stadio di proprietà, considerato il vero fulcro dell’investimento. E anche in questo senso i tempi non saranno lunghissimi. Pallotta ha voglia di aumetare i ritmi di lavoro per quanto riguarda la Roma: è stato dato mandato alla “Cushman & Wakefield Sonnenblick Goldman LLC”, colosso della consulenza nel real estate e nel settore immobiliare, di valutare dove poter costruire lo stadio. La Cushman ultimerà il processo di selezione delle aree entro giugno e la decisione finale sarà presa entro la fine di quest’anno. Piccola curiosità: la Roma, nella persona di Franco Baldini, sarà ospite della Raptor sia in qualità di asset di proprietà, sia in qualità di cliente. Come si evince dalla semestrale dello scorso 31 dicembre infatti, la consulenza strategica del fondo di Pallotta, in ambito commerciale, costa alla Roma 115 mila euro da pagare entro l’aprile del 2013.