rassegna stampa

La quinta da record è un bivio

Oggi Garcia, dopo quattro partite vinte consecutive, va adagio  perchè sa quello che potrebbe succedere. Gliene va dato atto: è difficile coglierlo impreparato.

Redazione

Oggi Garcia, dopo quattro partite vinte consecutive, va adagio  perchè sa quello che potrebbe succedere. Gliene va dato atto: è difficile coglierlo impreparato. «Potrebbe succedere che si arrivi a cinque vittorie consecutive all'inizio del campionato. Non è un trofeo, però nella storia della Roma non è mai accaduto. E allora ho detto ai miei che la partita importante non è il derby che abbiamo appena vinto bensì questa con la Sampdoria. Ormai è anche più vicina».

Diciamo pure che è arrivata. Questa sera eccoti Delio Rossi e i suoi ragazzi affamati di punti. «Due buone prestazioni fuori casa e due negative in casa. Un incontro difficile. Del resto, ditemi quale incontro è stato facile per noi finora». Garcia ha ragione e gli verrebbe anche voglia di tirare un primo bilancio, tentazione alla quale comunque resiste con comodo. «Troppo poche gare. Riparliamone più avanti. Diciamo dopo dieci. Onestamente non mi aspettavo risultati simili. Mi aspettavo il gioco, invece: una buona squadra che tiene la palla e riesce a rendersi pericolosa grazie al movimento. Da quel punto di vista ci siamo e possiamo mantenere questi standard contro qualsiasi avversario».

- Ma gli avversari cambiano e soprattutto si presentano alla porta fitti come fossimo all'ingresso di una banca argentina all'inizio della grande crisi. In questa settimana si affollano tre partite. Per la Roma, che ha un'età media piuttosto elevata nell'undici consueto, può essere un problema. Garcia non lo nasconde, semplicemente lo sposta: «Secondo me non è questa la partita che può creare guai dal punto di vista fisico. E' solo la seconda della serie. La Sampdoria ha riposato un giorno in più, roba da poco. Io vedo tutti bene, anzi, ho l'impressione che i miei giocatori battendo la Lazio si siano tolti un peso. Sembrano più leggeri e credo che in quarantott'ore abbiano recuperato in pieno».

Il discorso vale anche per Francesco Totti, oggettivamente primo sospettato quando si conduce un'indagine intorno ai possibili turni di riposo da assegnare oggi con la Sampdoria. Garcia per la prima volta alla Roma si trova di fronte a questo bivio mentale e l'impressione è che ieri non avesse ancora studiato a perfezione la mappa. Va capito, poiché la turnazione comporta sempre qualche rischio, per l'equilibrio della squadra che viene turbato se non per le qualità pure e semplici dei singoli. E allora l'allenatore è lì che riflette su quale cesto di biada sia meglio utilizzare per sfamarsi. Il record storico di vittorie fa gola, specialmente ora che è condito con la testa della classifica. D'altra parte macinare undici o dodici giocatori costringendoli al tour de force è praticamente impensabile.

Borriello al posto di Totti, quindi, ci potrebbe stare. Ieri il tecnico ha parlato così dell'ex genoano  «Marco si fa sentire quando entra in campo, mentre altri sono più efficaci quando giocano dall'inizio. A me fa piacere soprattutto vedere che i giocatori della panchina sono concentrati e pronto a rendersi utili in qualsiasi momento». Ieri nella rifinitura Garcia ha sperimentato il tridente con Florenzi, Gervinho e Borriello. Ma ormai abbiamo imparato che fidarsi delle prove di Garcia è come prestar fede ai giuramenti di un agente segreto.