(Corriere delo Sport - A.Santoni) Domenica scorsa ha steso l'Inter con un gol e un assist, ieri ha firmato i primi gol con la maglia azzurra: sono giorni difficili da dimenticare per Pablo Daniel Osvaldo, bomber della Roma e dell'Italia. A Sofia il centravanti ha ribaltato l'iniziale 1-0 dei padroni di casa con due zampate, ma alla fine non era del tutto soddisfatto. «Per me è una notte da ricordare – ha ammesso il giallorosso – e sono contento per i due gol, anche se questa è una gioia a metà perché abbiamo pareggiato. Sarei stato più contento se avessimo conquistato i tre punti. A chi dedico le reti? A mia figlia Vittoria che ogni volta che va in chiesa dice una preghiera per me e accende una candela» .
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«La doppietta non mi basta»
(Corriere delo Sport – A.Santoni) Domenica scorsa ha steso l’Inter con un gol e un assist, ieri ha firmato i primi gol con la maglia azzurra: sono giorni difficili da dimenticare per Pablo Daniel Osvaldo,
Poi l'analisi del match: «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e infatti siamo andati in difficoltà contro il loro pressing. Alla fine credo che il pareggio sia giusto anche perché abbiamo affrontato un avversario difficile. Ci sono mancati un po' il ritmo e la circolazione della palla, due delle caratteristiche del gioco che l’Italia fa di solito» . Finale su Giovinco e Destro che si sono alternati al suo fianco: «Con Giovinco abbiamo fatti buoni scambi, anche se a volte non abbiamo trovato gli spazi. Fin dall'Under 21 con Seba mi sono sempre trovato bene. Con Destro c'è una buona intesa, anche perché siamo compagni di squadra: è un grande giocatore. L'arrivo di Zeman a Roma? Mi ha dato qualcosa in più e per noi attaccanti è importante avere un allenatore così. L'ho avuto a Lecce, conosco i movimenti che ci chiede e, dopo una preparazione atletica un po' dura, ora mi sento molto bene fisicamente»
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PRANDELLI REALISTA - L'Italia ha rischiato di iniziare con una sconfitta il suo cammino verso la qualificazione ai Mondiali del 2014 e il ct al termine del match ha ammesso di non essere del tutto soddisfatto. «Il punto conquistato va bene – ha esordito Prandelli - perché tradizionalmente ad inizio stagione noi abbiamo sempre qualche problema. Abbiamo avuto l'occasione per fare il 3-1 e se lo avessimo segnato, loro sarebbero stati meno arrembanti ed esuberanti. Purtroppo ci sono mancati ritmo e precisione: il match l’avevamo preparato in maniera diversa» . Sofia per l'Italia rimane una città tabù dove gli azzurri non hanno mai vinto nonostante Prandelli, in vantaggio per 2-1, abbia provato ad assestare il colpo del ko inserendo Diamanti per Giaccherini. «Ci siamo messi a 4 perché loro giocavano con 2 punte larghe e ci mettevano in difficoltà. Dovevamo cambiare qualcosa. Purtroppo è arrivato il gol del 2-2 che mi dicono fosse in fuorigioco... Là davanti comunque, con Giovinco al fianco di Osvaldo, i ragazzi mi sono piaciuti e hanno fatto bene» .
AUTOCRITICA BUFFON - Deluso il capitano azzurro che non si è nascosto: «Sul tiro dell’1-0 la palla si muoveva molto: ho provato a restare in piedi fino all’ultimo, ma quando la sfera è rimbalzata sull’erba mi ha superato. Possiamo accontentarci del pareggio e la Bulgaria non ha rubato niente. Negli ultimi 20', in dieci, abbiamo rischiato di perdere. Le partite di qualificazione a settembre per noi sono sempre le più difficili e quando in campo perdi lucidità è più facile innervosirsi. Ecco perché qualcuno ha parlato un po’ troppo. Non abbiamo sottovalutato l’impegno, ma siamo andati in difficoltà»
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DE ROSSI STIRATO – Il centrocampista della Roma si è fermato a un quarto d'ora dalla fine del match per un problema al flessore della coscia destra, quasi certamente uno stiramento. Ha provato a restare in campo, ma dopo qualche minuto ha alzato bandiera bianca. De Rossi ha lasciato Sofia senza parlare e zoppicando. Oggi abbandonerà il ritiro di Coverciano e a Roma sosterrà gli esami strumentali. «Ha avvertito un risentimento al bicipite femorale – ha detto il professor Castellacci – ed è stato costretto a uscire. L'entità del problema verrà valutato nei prossimi giorni. Marchisio? Per lui sono un taglio a una mano e a un ginocchio»
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