C'è stupore da parte di Unicredit. Pallotta ha detto la sua, ma in misura letale. Ma non è tanto la violenza del confronto tra soci che ha spinto la Consob, l’istituto di vigilanza sulla Borsa, a intervenire e a chiedere spiegazioni a Unicredit. E’ il fatto che il presidente della Roma neghi l’esistenza di una trattativa capace di innalzare venerdì le azioni della società fino a 1,415 euro, con una crescita di valore dell’1,43 %.
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La Banca va avanti “La trattativa c’è”
C’è stupore da parte di Unicredit.
Così nella serata di ieri Unicredit ha risposto alla provocazione di Pallotta nell’unico modo possibile: confermando che la trattativa con il gruppo di Chen Feng esiste.«Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal presidente della A.S. Roma, James Pallotta, su richiesta della Consob, Unicredit conferma che sono attualmente in corso discussioni con un investitore interessato a rilevare una quota della partecipazione detenuta dall'Istituto nella società che controlla la A.S. Roma. Unicredit non intende commentare quanto affermato dal Sig. Pallotta e si limita a sottolineare che il comunicato diffuso la mattina di giovedì 21 novembre è stato emesso in conformità con le normative in materia di società quotate».
Come linea di azione generale, Unicredit gradirebbe mantenere un 5% di presenza nel pacchetto di controllo, anche per non perdere i diritti di interposizione su certe decisioni strategiche che i patti sociali attualmente le garantiscono.
Come evidenza il Corriere dello Sport fonti della banca definiscono distensivo il comunicato. E' probabile che oggi Pallotta e i vertici della banca si sentano e dopo qualche urlo sottoscrivano una tregua. Unicredit ufficialmente ribadisce la sua volontà di uscire quasi del tutto dall’azionariato della Roma e si aspetta di ricavare tra 30 e 40 milioni dalla cessione del 20% del suo pacchetto.
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