Tin Jedvaj, giovane quanto basta e anche di più con i suoi 18 da compiere, veloce piuttosto, propenso agli spostamenti e curioso di sperimentare, non ha preoccupazioni in merito. «Alla Dinamo Zagabria mi sono abituato a fare il difensore centrale, il terzino e il centrocampista. Dove mi mettono sto bene. Figuriamoci poi se posso mettermi a questionare io che sono giovane e appena arrivato. Ho rispetto per tutti e per Totti specialmente». Come riporta il quotidioano corrieredellosport, è qui per lavorare, neppure per veder lavorare gli altri. «Scusate se non mi esprimo su Rudi Garcia. Lui l’allenatore e ha certi compiti, io ne ho altri. Posso dire al massimo che mi piace il suo modo di mantenere i rapporti con i giocatori. Parla con tutti, ci fa sentire importanti, sembra quasi un nostro amico. Questione anche di lingua. Devo abituarmi all’italiano. Intanto sto parecchio insieme a Pjanic. Ma sto bene anche con Romagnoli, con il quale divido la stanza. Va bene così. Tutti mi aiutano. Non ho un compagno particolare dal quale rifugiarmi»
rassegna stampa
Jedvaj: “Voglio sorprendere”
Tin Jedvaj, giovane quanto basta e anche di più con i suoi 18 da compiere, veloce piuttosto, propenso agli spostamenti e curioso di sperimentare, non ha preoccupazioni in merito. «Alla Dinamo Zagabria mi sono abituato a fare il difensore...
Il giovane difensore si dimostra umile e disponibile: «Quello che mi ordineranno farò - continua Jedvaj - Non ho problemi a posizionarmi in campo, non ho problemi a mettermi al centro della difesa oppure a correre da terzino destro, non ho problemi ad aspettare il mio turno. Le occasioni arriveranno. Questo c’è di bello alla Roma, che siamo tutti uguali dall’inizio alla fine degli allenamenti e delle partite» .
© RIPRODUZIONE RISERVATA