(Corriere dello Sport) Un riconoscimento speciale da parte degli amministratori locali a testimonianza del grande orgoglio per i risultati conseguiti.
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In Provincia, che festa per la Primavera
(Corriere dello Sport) Un riconoscimento speciale da parte degli amministratori locali a testimonianza del grande orgoglio per i risultati conseguiti.
E’ quello di cui si è fregiata ieri, nella suggestiva sala Don Luigi di Liegro di Palazzo Valentini, la Roma Primavera. Un premio per mettere in evidenza, così come fatto nel 2005 per il titolo conquistato dagli Allievi, il trionfo della squadra di Alberto De Rossi nel passato campionato e la vittoria, in questa stagione, della Coppa Italia.
Cerimoniere è stato il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che defindendo il premio «un piccolo segnale di incoraggiamento ai ragazzi per gli sforzi e i sacrifici fatti con sudore e fatica» ha omaggiato con gradite sorprese, insieme al direttore generale Antonio Calicchia, giocatori, staff tecnico e dirigenti giallorossi. Per loro una Targa di Palazzo Valentini, uno stemma della Provincia di Roma e gadget tecnologici. Il dono vuole essere poi allo stesso tempo anche di buon auspicio per le prossime final eight che in virtù del sorteggio effettuato a Gubbio tre giorni fa, vedranno i capitolini opposti proprio al Varese, la squadra sconfitta nell’ultimo atto del torneo 2011. «I lombardi ci portano in mente belle sensazioni - ha detto il capitano Federico Viviani - non li conosco, ma so che hanno cambiato parecchio. In ogni caso se sono arrivati alle finali sono senza dubbio di alto livello. Noi ce la giocheremo come sempre e cercheremo con tutte le forze di bissare il successo dello scorso anno».
DE ROSSI - Parole convinte e piene di entusiasmo, proprio come quelle di mister De Rossi dopo il ritiro del verghetto d’argento: «E’ la conferma di un lavoro fatto bene. Questo biennio è stato straordinario sotto tutti i punti di vista, anche del comportamento, a cui guardo moltissimo. C’è stato un piccolo scivolone durante il Torneo di Viareggio contro una squadra straniera (i messicani del Santos Laguna), lì i ragazzi furono provocati. Ma parliamo di più di cento partite in cui tutti si sono comportati sempre in maniera strepitosa, straordinaria, da veri sportivi». Inevitabili poi alcune domande sul rapporto giovani-prima squadra, stadio e nuovo allenatore, alle quali il mister ha risposto con la solita schiettezza: «Ci deve essere un mix importante, un programma. La Roma cerca campioni ma guarda al settore giovanile. Ci vuole pazienza, ma noi ci sentiamo dentro il progetto». Lui ha ancora negli occhi lo Juventus Stadium. Lì la sua Roma l'otto marzo si guadagnò più di metà della coccarda tricolore: «Avere uno stadio tuo è qualcosa in più. Spero che un giorno la Roma possa giocare in un impianto più bello di quello». Su Montella, invece candidato numero uno per il post Luis Enrique, dice: «Vincenzo è un amico e una persona molto seria. Ma mi fermo qui perché non c’è altro». (...)
Lorenzo Tagliaferri/infopress
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