Ieri la Roma si è ritrovata a Trigoria per la stagione 2013/2014. Ad attendere giocatori e dirigenti, un centinaio di tifosi che non hanno certo risparmiato critiche ai protagonisti presenti. Come riporta il Corriere dello Sport, la contestazione andata in scena ieri al "Fulvio Bernardini" può essere considerata ingiustificata o esagerata; in realtà molti sono molte sono le cose imputabili alla Roma: per esempio è inaccettabile che si siano sbagliati gli allenatori per due anni, che Osvaldo da uomo in fuga diventi magicamente assente giustificato, che la campagna acquisti e i soldi che si spenderanno restino avvolti da una nebbia misericordiosa.
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Il club non capisce il linguaggio della passione
Ieri la Roma si è ritrovata a Trigoria per la stagione 2013/2014. Ad attendere giocatori e dirigenti, un centinaio di tifosi che non hanno certo risparmiato critiche ai protagonisti presenti.
Ma il peccato originale di questa Roma americana consiste nella troppa razionalità. La nuova dirigenza non comprende che i tifosi parlando il linguaggio della passione. Che qui, dall’altra parte, si sta soffrendo per una squadra relegata ai margini della trascurabilità. Usata e poi scaricata.
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