rassegna stampa

I portieri. Maestro e allievo, il duello inatteso

La gerarchia tra Skorupski e De Sanctis, invece, non è del tutto ben definita. Avrebbe dovuto esserlo, ma il tempo passa per tutti.

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Lukasz Skorupski quando è arrivato alla Roma sapeva di avere qualcosa da imparare ed oggi dimostra di averlo fatto in fretta. Nelle ultime due partite di campionato ha giocato lui e anche se ha preso un gol dalla Juventus e uno dal Genoa si è esibito in qualche pregevole parata. E’ stato schierato in Coppa Italia, con la Sampdoria, e in quel caso non ha incassato reti.

Nello spogliatoio è benvoluto, è simpatico ai compagni di squadra e non li stordisce di chiacchiere roboanti come fa Morgan De Sanctis. Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport oggi in edicola nel giro di una stagione il polacco si è scavato una tana calda nello spogliatoio. Dove alla fin fine è entrato senza sforzi particolari.

La gerarchia tra Skorupski e De Sanctis, invece, non è del tutto ben definita. Avrebbe dovuto esserlo, ma il tempo passa per tutti. Per De Sanctis, che ha 37 anni. E pure per Skorupski, arrivato a 23. Età verdissima per un portiere, tuttavia non parliamo più di un ragazzino con tutta la vita davanti. Infanzia e adolescenza sono alle spalle.

De Sanctis alla fine della scorsa stagione ha dovuto, o preferito, operarsi a un gomito. C’era da rimuovere un piccolo callo osseo. Nulla di preoccupante. De Sanctis è guarito, è rientrato in squadra e ha ripreso con qualche accortezza ad allenarsi. Nel giro di un mese era di nuovo in grado di tuffarsi atterrando sulla parte offesa senza neppure storcere le labbra.

Garcia non nutre alcun dubbio sull’affidabilità del suo portiere numero uno, peraltro messa alla prova con successo in molte difficili occasioni dello scorso campionato. Ed è anzi per conservarselo sano e vegeto che ha deciso di non farlo giocare nelle prime due partite della trasferta statunitense. Il programma prevede addirittura che De Sanctis non vadamai in campo fino al ritorno in Europa e si concentri invece sulla ricostruzione della forma.

Skorupski non ha commesso peccati con il Liverpool mentre ha partecipato come tutti alla smottamento del primo tempo con il Manchester United. Niente che meriti la fucilazione sul posto, giusto qualche sbaglio nel piazzamento. Gli allenamenti con il preparatore dei portieri Guido Nanni e i suggerimenti dello stesso De Sanctis gli hanno comunque giovato.