Atalanta-Roma: Cole commette un errore da principiante sul gol del vantaggio bergamasco e per la squadra di Garcia la partita comincia in salita. Da quel giorno, come evidenzia oggi il Corriere dello Sport, Josè Holebas è sempre stato il padrone della fascia sinistra.
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Holebas il duro ha stregato tutti
Arrivato nelle ultime ore del mercato nessuno avrebbe immaginato che in pochi mesi sarebbe diventato un terzino insostituibile.
Acquistato nelle ultime ore del mercato, nel momento in cui Sabatini e Garcia si erano resi conto che Cole ed Emanuelson non avrebbero potuto sostenere l’impalcatura mancina della Roma.
Ma nessuno avrebbe immaginato che in pochi mesi sarebbe diventato un terzino insostituibile.
Titolare a Mosca, è stato promosso attraverso una partita fatta di attenzione e diligenza.
Poi è capitata Roma-Inter e ogni romanista sa come sia finita. Quella discesa impetuosa incitata da Totti, farcita da due dribbling e da un siluro sotto la Curva Sud, è stata la risposta definitiva a ogni dubbio: il tatuatissimo Holebas, un miscuglio di sangue uruguayano e greco accompagnato dalla scorza dei nativi tedeschi, era davvero un acquisto indovinato.
Peraltro, anche in tempi non sospetti, Holebas fuori casa aveva trovato quasi sempre spazio: ha giocato dall’inizio a Parma, Torino, Napoli e Monaco. E a Manchester, nell’andata di Champions, è entrato nel finale come esterno offensivo.
Garcia lo considera molto utile anche sul piano fisico, per andare ad arraffare i palloni alti.
Holebas è particolarmente carico e ciarliero, in questi giorni felici. «Il nostro obiettivo è vincere la quarta partita in trasferta. Adesso più che mai» ha scritto sul profilo Facebook, tornando sul tema già trattato attraverso i social network subito dopo l’eliminazione dalla Champions League: «E’ stata una triste serata. Ma non si viene sconfitti quando si perde. Si viene sconfitti quando si molla. Dobbiamo rialzarci e tornare a lottare». E’ già un romanista.
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