Il derby si decide dagli undici metri, come riporta questa mattina il Corriere dello Sport. Ma il sorriso in bocca ? solo sul volto di Totti che realizzando il suo nono gol ha aggiunto un altro record alla sua lunga collana. Prima della gara Delvecchio e Da Costa si erano concessi una passerella: erano i cannonieri giallorossi nella stracittadina e il capitano della Roma li ha raggiunti. Ma il pari, giunto a conclusione di un bel derby, giocato senza particolari tatticismi, non agevola nessuno e lascia l'amaro in bocca a tutti.
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Hernanes e Totti pari in undici metri
Il derby si decide dagli undici metri, come riporta questa mattina il Corriere dello Sport. Ma il sorriso in bocca ? solo sul volto di Totti che realizzando il suo nono gol ha aggiunto un altro record alla sua lunga collana.
Era un derby che valeva doppio perch? da un lato avrebbe potuto consentire alla Roma l'aggancio della Lazio e dell'Inter; dall'altro, invece, per la squadra di Petkovic poteva rappresentare una occasione di rilancio con sorpasso della Fiorentina e raggiungimento del quarto posto.
Il derby, per?, sembra ispirare in maniera particolare Petkovic che ha irrobustito le corsie esterne, aggiunto densit? sulla propria trequarti per evitare gli inserimenti centrali di Pjanic (che in effetti non ne ha avuti) e fatto scattare ?l'aggressione? qualche metro sotto la linea di centrocampo per sfruttare gli spazi che la Roma lasciava nel tentativo di schiacciare gli avversari nella propria area. Fatta salva qualche difficolt? iniziale, dopo una decina di minuti la Lazio ha cominciato a macinare gioco, trascinata da Candreva sulla destra e da Hernanes che, non a caso, trovava il gol con un bellissimo tiro a giro dal limite, con Castan che per paura di essere superato non usciva prontamente e Stekelenburg che non appariva al di sopra di ogni sospetto.
Il calcio ?, per?, un mondo misterioso e in dodici minuti una partita pu? cambiare volto. Otto minuti sono la distanza tra un rigore sbagliato che avrebbe potuto chiudere i giochi e uno realizzato che i giochi, al contrario li ha riaperti. Petkovic ha scoperto in quel breve lasso di tempo la vena autolesionistica della sua squadra. Il rigore (tocco di braccio di Marquinhos) spedito fuori da Hernanes. Il brasiliano, non contento, atterrava Pjanic in area e Totti trasformava il conseguente rigore. Infine, Biava nel giro di una decina di minuti si faceva espellere per doppia ammonizione. Giocavano la loro partita anche le panchine. Da un lato, Andreazzoli rinunciava a un opaco De Rossi (comunque colpito duro nel primo tempo) per aggiungere una punta (Destro) con allargamento da un lato di Lamela e dall'altro di Totti, Bradley in versione regista e Pjanic mezzala (poi entrava anche Dod? per Florenzi con l'avanzamento di Marquinho a centrocampo).
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