rassegna stampa

Hall of Fame, festa che ha regalato brividi ed emozioni

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) Alla fine la Roma ha ringraziato il pubblico che ha preso parte alla festa. In realtà il pubblico,

Redazione

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci)Alla fine la Roma ha ringraziato il pubblico che ha preso parte alla festa. In realtà il pubblico, visto l’orario di inzio della cerimonia della Hall of Fame, non era poi così numeroso: l’Olimpico alle undici di mattina aveva ancora larghi spazi vuoti sugli spalti e si è andato riempiendo con il passare dei minuti, quando però si era ormai entrati nel clima della partita con l’Atalanta. Non sono mancate le emozioni, però. Perché il club giallorosso, presentando la sua prima formazione degli 85 anni di storia, ha aperto i cuori e le memorie di tanti tifosi: c’era una vita che ripassava davanti agli occhi lucidi, c’erano ricordi e sensazioni dolci e amare allo stesso tempo. Malinconia e orgoglio, davanti alla storia, di una vita e della Roma. (...) «Con la vittoria abbiamo celebrato nel modo giusto le leggende della Roma, onorate con la festa della Hall of Fame. E abbiamo anche salutato degnamente la prima partita di James Pallotta nella veste di nostro presidente» ha commentato il capitano Francesco Totti nella serata di ieri. Anche Zeman è rimasto favorevolmente impressionato: «Giocatori importanti che hanno dato tanto a questa società, spero che quelli che sono qui possano fare altrettanto la storia della Roma. La proprietà è presente, c’è dall’inizio. In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di parlare con loro e programmare delle cose. Chi prenderei dell’undici dei Famers? Tutti...» .

FESTA - Sono state preparate delle maglie speciali per l’occasione. La t-shirt di ricordo per i primi tifosi arrivati allo stadio, quella con lo stemma dell’evento con cui hanno giocato gli uomini di Zeman e quella bellissima preparata per i primi undici giallorossi della storia: i colori di Roma e i bottoncini sul collo. Undici cornici con dentro il cimelio, consegnati dai Pulcini del 2003 ai Famers: in quel momento si è notata la soddisfazione del presidente Pallotta e del direttore generale Franco Baldini. Nel frattempo lo speaker aveva chiamato tanti protagonisti della storia del club giallorosso, da Giannini e Chierico a Ginulfi, da Prati e Rizzitelli a Tommasi e Vierchowod. Poi però tra gli applausi della curva Sud, sono stati chiamati loro, i primi undici, che si sono schierati in campo. Tancredi ha preso il suo posto tra i pali, davanti a lui Rocca, Losi e Aldair. Cafu, assente, è stato salutato dal boato del pubblico. A centrocampo, ai lati dell’indimenticato Paulo Roberto Falcao, la figlia di Bernardini e la moglie di Di Bartolomei. Uno squadrone completato da Bruno Conti, Pruzzo e Amadei, non presente per motivi di salute. Alla fine giro di campo per tutti e saluto della Sud, tra applausi e cori che hano fatto la storia del pubblico romanista. Quegli undici sono lì, e lo saranno per sempre. Hanno fatto la storia della Roma e la Roma gli ha reso omaggio. Un posto, nella futura bacheca che sorgerà all’interno del nuovo stadio, sarà dedicato a loro, perché hanno lasciato un segno importante.