(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) -La squadra ha le sue colpe. Senza ombra di dubbio c’è la responsabilità dei giocatori della Roma nell’incredibile sconfitta subita due giorni fa all’Olimpico dal Bologna. Troppi punti, infatti, non possono essere imputabili esclusivamente alla sfera della guida tecnica. [...]
rassegna stampa
Gli errori dei giocatori
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – La squadra ha le sue colpe. Senza ombra di dubbio c’è la responsabilità dei giocatori della Roma nell’incredibile sconfitta subita due giorni fa all’Olimpico dal Bologna.
1) Troppa paura dopo il primo gol subito
Da casa Zeman l’indicazione era arrivata chiara. A spiegare ciò che può accadere fu Karel, il figlio del tecnico boemo. A inizio luglio, durante il ritiro di Riscone, uno dei dubbi che accompagnava i primi giorni di nuova avventura giallorossa di Zeman era sempre lo stesso: vedremo ancora la squadra in vantaggio per due o tre gol che non riesce a vincere? Ci saranno ancora i recuperi clamorosi che spesso hanno segnato la carriera di Zeman? «Dipende - disse Zeman junior - dipende da come reagirà la squadra dopo il primo gol subito, se continuerà a giocare o accuserà la paura di subire il pareggio» . [...]
2) Incapacità di gestire
Dopo i primi venti minuti in cui non c’è stata partita, la Roma ha forse peccato in termini di presunzione. E allora, dopo altre occasioni clamorose, Totti e compagni hanno forse pensato di poter gestire risultato e partita. Non pensando a un particolare fondamentale: la squadra, da almeno un anno, non è abituata a gestire le partite, è stata allenata per proporre gioco offensivo sempre e comunque. Prima Luis Enrique e ora Zeman non sono tecnici che cambiano tattica, neanche durante una partita condotta per due gol di vantaggio. [...]
3) Bologna in rete contro una difesa schierata
Cosa può fare Zeman se la difesa è tutta lì, in area, davanti a Stekelenburg, e non riesce comunque a chiudere gli attacchi del Bologna? Poco o niente. Ecco: questa è forse la colpa maggiore, gli errori che hanno portato a un ko incredibile, quelli che l’allenatore ha definito «grossolani» . La Roma, come specificato dal ds Sabatini a fine partita, non ha incassato gol che tipicamente hanno subito le squadre di Zeman nei tanti ribaltamenti di risultato (al passivo) di cui è stato protagonista in carriera il tecnico boemo. Stavolta non c’è stato alcun contropiede con la squadra sbilanciata in avanti (almeno nei casi dei gol, perché più di un paio di quel tipo tra primo tempo e ripresa ce ne sono stati). La difesa giallorossa era schierata[...]
4) Mancanza di concretezza
A un certo punto le partite bisogna chiuderle. La Roma ci ha provato, fino all’inizio del secondo tempo. Va detto che Agliardi è stato protagonista di due interventi decisivi, che hanno impedito che i giallorossi chiudessero la pratica. Ma comunque serve più concretezza davanti, perché è vero che non si può segnare sempre tre gol a partita, ma la Roma trasforma in rete solo una minima parte della mole offensiva prodotta attraverso il gioco. [...]
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