Fino a ieri il tecnico della Roma non aveva molta scelta, contava i superstiti. Adesso il gruppo si va ricomponendo. Questo è sufficiente per consentire a Garcia di organizzare smazzate diverse da quelle sinora obbligate. Basta De Rossi per dare respiro a qualche centrocampista, basta Astori per far sì che Castan possa riprendersi con maggiore tranquillità dalla sinistra serie di infortuni che lo tiene fermo ormai da un mese e a rendere meno problematica la squalifica per due giornate di campionato inflitta a Manolas in seguito alla nottataccia di Torino.
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Garcia adesso sceglie
Il gruppo si va ricomponendo. Per la gara di Napoli, l'infermeria dovrebbe essere quasi vuota.
In attesa che Strootman riemerga dal limbo - ne parliamo a parte - Garcia può contare anche su Paredes e su Uçan, al quale prima o poi, da qualche parte, verrà chiesto un contributo. Presumibilmente non subito. La prossima settimana contro il Chievo il tecnico pensa di affidarsi all’esperienza e al peso offesivo. Per seppellire sotto una sicura palata di occasioni da gol il ricordo sgradevole della partita con la Juventus. E c’è anche da scuotere la ruggine dai muscoli in fretta, perché il summit di Champions League con il Bayern è molto, molto vicino.
A mano a mano che ci si avvicina alla partita con il Chievo (del prossimo sabato) l’intero piano verrà rivisto alla luce di ciò che i giocatori mostreranno nel corso delle sedute. Roma-Bayern è il martedì successivo, Sampdoria-Roma diventata di colpo sfida di vertice si gioca il 25 ottobre e Roma-Cesena il 29. Poi i giallorossi vanno a Napoli per una gara mai banale e mai uguale a se stessa. Nonostante ci siano solo tre giorni per pensarci, è dopo Roma-Cesena che Garcia si prenderà una pausa intellettuale per tirare le somme. A quel punto l’infermeria dovrebbe essere quasi vuota, il respiro dei singoli non più affannoso.
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