rassegna stampa

Ma Garcia non ci sta: “Quel rigore c’era”

La Roma esce tra i fischi dell'Olimpico a causa della brutta prestazione della squadra, ma l'allenatore francese salva il risultato e la decisione dell'arbitro Di Bello

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Poco pubblico, tanti fischi, mentre l'altoparlante mette Grazie Roma, inno di vittoria della squadra giallorossa. Come riportato dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, l'unica cosa salvabile della serata è il risultato finale, che vale la qualificazione ai quarti di finale. Per il resto, c'è poco da gioire per il futuro.

Sarri ha schierato un Empoli pieno di riserve, facendo credere alla Roma di avere la strada libera per il passaggio del turno. Ma se l'arbitro Di Bello non avesse inventato un rigore nei minuti finali del secondo tempo supplementare, chissà come sarebbe andata. In campo si è vista solo tanta confusione tattica, se dovuta ad un problema fisico o mentale non si sa.

Nonostante la strigliata pubblica ai suoi dopo il pareggio di Palermo, Garcia a fine partita cerca di concentrarsi esclusivamente sul risultato: «In coppa la cosa che conta di più è qualificarsi. E ci siamo riusciti. Non era facile contro questo avversario, che è ben organizzato e dà molto fastidio. Devo fare i complimenti all’Empoli che ha saputo trovare il gol del pareggio. Noi abbiamo avuto tante occasioni per fare il secondo gol e non le abbiamo sfruttate, nonostante trenta tiri tentati e tanti sbagli nell’ultimo passaggio. Sicuramente si può giocare meglio e con più entusiasmo. Ma è stato bravo anche il loro portiere».

Successivamente, Garcia afferma: «Bisogna essere più tranquilli nelle scelte, per chiudere la partita quando è necessario». Non vede un problema atletico: «Abbiamo giocato 120 minuti, alla fine stavano tutti bene. Non ci sono difficoltà in questo senso. Però il gioco deve migliorare in attacco. Ci vogliono più creatività ed efficacia. E anche una gestione migliore del possesso palla: non si può sempre cercare il passaggio risolutivo, come è capitato nel primo tempo. A volte sembra che ci sia troppa fretta. Peccato perché stavolta l’approccio alla partita è stato buono, siamo riusciti a segnare subito. Ma dopo è mancata la continuità». In difesa ha visto molte sbavature: «L’Empoli ha segnato alla prima occasione che gli è capitata ma è anche vero che in questo caso abbiamo utilizzato un modulo quasi nuovo (il 4-3-1-2 con rombo a centrocampo, ndr). E’ un sistema di gioco che avevamo provato solo nel secondo tempo di Palermo e che dev’essere metabolizzato dai giocatori, soprattutto per quanto riguarda i movimenti difensivi». Infine, sul rigore che ha deciso la partita: «Per me c’era. E’ difficile valutare. Dal campo mi avevano detto che era rigore netto. Ma se guardiamo l’arbitro è a cinque metri dal contrasto, quindi bisogna fidarsi della sua valutazione».

Oltre alla brutta serata passata dalla squadra, c'è stato un brutto spavento per Ashley Cole. Il calciatore inglese, in campo dopo due mesi, ha subito un trauma facciale con ferita suturata a causa di un contrasto con Vecino.