rassegna stampa

Garcia: “Non avevo bisogno di segnali”

Rudi Garcia è contento, ma tiene i piedi saldi a terra: "La partita più importante della stagione sarà quella contro il Sassuolo. Paragone con Mourinho? Mourinho è Mourinho. Io sono Rudi Garcia"

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Garciavola, per il Corriere dello Sport oggi in edicola, agitando le braccia sotto la Sud, come "un uccello nato da poco che tenti di prendere il volo". La sua Roma impetuosa batte l'Inter, risponde all'ultimo scherzo del destino e rinsalda le certezze dichiarate alla vigilia. "Non ero preoccupato - può così confermare Garcia - So quanto i giocatori siano uniti, so quanto possano fare male agli avversari. Ogni volta che abbiamo accelerato una grande squadra come l’Inter è rimasta ferita. Una risposta clamorosa alle frustrazioni degli ultimi tempi. Impariamo, non ci siamo chiusi sul 3-2. Ho una squadra intelligente".

Intelligente ma non perfetta, specie in fase difensiva: "Sul cross del primo gol Gervinho era un po’ solo. Dobbiamo essere più numerosi in area, soprattutto quando attacchiamo sulle fasce. Poi abbiamo incassato una rete su calcio piazzato, un’altra su tiro deviato. Dai, anche loro hanno qualità davanti". Poche parole per il risultato maturato a Torino. Garcia decide di pensare a sé: al miglioramento della sua squadra sul piano del gioco e dell'atteggiamento: "Il risultato della Juventus è tutta un’altra storia. I ragazzi non devono guardare le altre partite, non serve a niente. C’è da migliorare, certo: segnare più gol, prenderne meno. Ma possiamo essere felici, convinti, e poi la gioia della panchina quando abbiamo segnato, l’entusiasmo di chi ha giocato. Io voglio vedere divertimento e l’ho visto".

Ora arriva il Sassuolo, che dopo aver fermato la Juventus ha proseguito la cavalcata, e si presenterà davanti alla Roma forte di otto risultati utili consecutivi. Il City verrà dopo, e nella testa va tenuto lontano ancora per un po'. "Noi non ci pensiamo - ragiona Garcia - La partita più importante della stagione sarà quella contro il Sassuolo". Tradotto: pensiamo un incontro alla volta. Dopodiché c'è spazio per elogiare anche i singoli, in tanti straordinari contro l'Inter: Nainggolan ("un grande acquisto, con noi in 18 mesi è migliorato. Abbiamo perso Strootman e non ce ne siamo accorti granché grazie a Radja"), poi Maicon ("la sua rabbia è contagiosa") per finire con Totti e Pjanic, in associazione assist-gol per il decisivo vantaggio del 3 a 2.

C'è ancora spazio per ribadire i concetti della vigilia, e rifiutare imponenti paragoni, dimostrando che, nonostante i voli sotto la Sud, Garcia vuoel rimanere coi piedi per terra: "Mi appoggio su fatti e numeri. Insisto: solo Chelsea, Real e Bayern hanno fatto meglio di noi in stagione. I ragazzi devono sapere che stiamo facendo cose eccezionali, con l’aiuto dei tifosi. E vi prego: anche se parlo in questo modo non accostatemi a Mourinho. Mourinho è Mourinho, ha vinto tanto. Io sono solo Rudi Garcia".