rassegna stampa

Garcia martello «Vogliamo vincere un titolo»

Ha il volto tirato per la tensione accumulata in quei novantatre minuti, forse i più importanti di questo campionato. Rudi Garcia sorride per qualche istante, torna serio in fretta. Non perde mai la concentrazione, neppure davanti ai microfoni.

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Ha il volto tirato per la tensione accumulata in quei novantatre minuti, forse i più importanti di questo campionato. Rudi Garcia sorride per qualche istante, torna serio in fretta. Non perde mai la concentrazione, neppure davanti ai microfoni. Non mostra entusiasmo di fronte a questo record storico della Roma, a questo primo posto che non è più un fuoco di paglia. La sua squadra incredibile, alla quale ha restituito la voglia di divertirsi e di far divertire, non conosce confini. A Udine era attesa alla prova più difficile, la prima volta senza Totti, il sontuoso Totti di inizio stagione. Senza lo straripante Gervinho che aveva fatto ammattire quasi tutti i difensori che aveva incontrato finora. La vittoria dei record è arrivata in dieci contro undici, quando la speranza stava venendo meno anche nell'affollatissimo settore dei tifosi giallorossi. Ma questa Roma che non si ferma più ci ha messo più voglia, quando rischiava di finire all'angolo: «Abbiamo vinto con la testa e con il cuore. Nel primo tempo abbiamo sofferto le ripartenze veloci dell'Udinese, non avevamo equilibrio difensivo come nelle altre partite. Abbiamo cambiato alcune cose nell'intervallo, poi è andata molto meglio. Sapevamo che con l'Udinese sarebbe stata dura, non hanno vinto in tanti qui, averlo fatto in dieci è stato molto bello».

Garcia ha dato alla Roma una fisionomia nuova senza Totti: «L'Udinese ha giocato con un modulo inconsueto, sapevamo che la partita si poteva decidere sulla fasce. All'inizio abbiamo faticato, ma è stata importante l'anima della Roma quando siamo rimasti in dieci. Anche i giocatori che sono entrati hanno aiutato la squadra, è difficile giocare in dieci anche sul piano fisico».

Il cammino è lungo, ma intanto la Roma ha fatto registrare un record che resterà nella storia. Garcia non si distrae dal suo obiettivo finale: «Questo record si ricorderà solo a inizio stagione.Questo non è un trofeo. Noi vogliamo vincere un titolo, se non quest'anno l'anno prossimo, spero che con il progetto della società si possa fare presto. Dopo il successo sul Napoli De Rossi ha detto che la Roma aveva vinto undici partite di fila e poi era finita quinta. Quindi finora non è successo niente. Spero di portare a dieci, undici vittorie il record, ma adesso l'unica cosa che mi interessa è vincere giovedì contro il Chievo. Tutti pensano che sia facile, ma sarà la partita più difficile della stagione. Il record è comunque uno stimolo, lo ricordo spesso ai ragazzi. Non abbiamo bisogno di fare calcoli, dobbiamo solo pensare a vincere la partita successiva per allungare la striscia».

Anche questa volta i cambi sono stati decisivi e ha segnato un giocatore entrato dalla panchina: «Quella del gol è stata un'azione bellissima, perchè eravamo solo in dieci. La forza della squadra è di credere in se stessa. A Udine ancora più che in altre partite abbiamo avuto bisogno di forze nuove».

Garcia sa che dovrà convivere con il ritrovato entusiasmo dei tifosi, ma non si lascerà contagiare: «Preferisco avere una bella sorpresa a fine anno. Non si tratta di mancanza di ambizione, se arriveremo a fare lo sprint finale, allora vedremo dove potremo arrivare. Non voglio che i tifosi restino delusi».