rassegna stampa

Garcia, una maledizione gli toglie il sonno

Rudi Garcia è sceso dal nord fino a Roma per rimettere insieme i pezzi e c'è riuscito. Adesso però è ansioso ed ha molti dubbi, su Ashley Cole, sul modo corretto di fare turnover, sui destini proprio e della squadra.

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Rudi Garcia è sceso dal nord fino a Roma per rimettere insieme i pezzi e c'è riuscito. Adesso però è ansioso ed ha molti dubbi, su Ashley Cole, sul modo corretto di fare turnover, sui destini proprio e della squadra. Dubbi persino sulle parole per dirlo: «Se tutti sostengono che la Roma sia da scudetto non sarò io a negarlo. Però continuo a pensare che la favorita sia la Juventus» .

A preoccupare Garcia è la Champions. Nelle due partecipazioni precedenti alla competizione, con il Lilla non ha raccolto più di ultimi posti nella fase a gironi. C'è un motivo se la Roma ha preso Garcia offrendogli uno stipendio appena sufficiente per un tecnico di una squadra dalle discrete pretese e Daniele De Rossi ha commentato: «Non sapevo chi fosse. L’ho cercato su Internet e me lo sono trovato davanti che in un filmato cantava “Porompompero”. Adesso ringrazio Dio che sia qui» .

Ora Garcia ha capito i suoi errori: «Giocavamo bene e vincevamo. Ci siamo ritrovati l’anno successivo e la squadra non era più la stessa» .

Il Lilla aveva ceduto alcuni uomini fondamentali, a cominciare da Gervinho. La Roma invece ha aggiunto molte facce, indicate da Garcia, in modo da poter gestire con tranquillità i tre impegni settimanali.

Garcia adesso sa di poter affrontare l'Europa pronto e attrezzato e la sua tensione deriva proprio da questo. In caso di fallimento non avrà attenuanti. E’ stato messo nelle condizioni migliori nell’ambito delle possibilità del club. Sia per la Champions League sia per il campionato. Deve dimostrare ancora qualcosa pure lui.