rassegna stampa

Garcia leader “Io romano e romanista”

L’edizione odierna del Corriere dello Sport  riporta l’intervista concessa in patria dal francese Rudi Garcia, definito “Il protagonista attuale della serie A”.

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L'edizione odierna del Corriere dello Sport  riporta l'intervista concessa in patria dal francese Rudi Garcia, definito “Il protagonista attuale della serie A”. Così è stato presentato Rudi Garcia al pubblico nel corso di Le Club, trasmissione radiofonica di Europe 1 che ha ospitato l’allenatore della Roma di passaggio a Parigi. L’intervista si è trasformata in una sorta di viaggio a ritroso per comprendere al meglio il personaggio: l’uomo che è riuscito ad imporsi in un campionato complesso come quello italiano. Il primo segreto è stato attaccare il nemico dall’interno, ovvero apprendere la lingua e gestire la comunicazione fuori e dentro la squadra. «All’inizio non è stato semplice - ha esordito Garcia - arrivare alla Roma, dove la situazione non era facile,

«A Roma se non vivi un derby non puoi giudicarti tifoso vero E noi l’abbiamo vinto... Totti? Un 

Campione. Oggi sono fiero di essere arrivato in Italia»

«Non puoi utilizzare questo appellativo finché non vivi un derby e noi abbiamo avuto l’audacia di vincerlo. All’uscita dei calendari c’era molta apprensione nell’incontrare la Lazio alla quarta giornata, ma ho tentato di far capire che più che un problema era l’opportunità giusta per cancellare la sconfitta nella finale di Coppa Italia. Mi ritengo un gran lavoratore e la gestione dei giocatori è fondamentale» .

Quello che ha fatto la differenza, prima a Lille e ora a Roma, è stato il cambiamento imposto da Garcia: «È come in una famiglia, una squadra ha bisogno di regole. Io non dimentico che da bambino guardavo con gli occhi brillanti i giocatori di calcio ed oggi voglio che i miei ragazzi siano un esempio per i giovani. La forza dei campioni, come Francesco Totti, è quella di rimanere umili» . Il Capitano è stato un punto fermo del lavoro del francese sin dal suo arrivo e lui sa bene che sia in campo, sia fuori la presenza di Francesco è insostituibile: «Non mi sono mai posto un problema Totti: lui è grande campione, lavora tantissimo, lui come anche gli altri. Se giochiamo bene abbiamo più possibilità di vincere: mi piace dare spettacolo e penso che questo faccia piacere anche ai tifosi. Sono dei veri appassionati gli italiani, tutti parlano di scudetto ma io li invito sempre alla calma, anche perché la Juve ha un passo differente» .

Se la vecchia guardia è la certezza, Garcia spera che qualcosa cambi nella gestione dei giovani giocatori a livello internazionale: secondo il francese hanno tutto troppo presto. Rudi oramai romano e nella Capitale vuole scrivere una pagina importante tanto che alla domanda su una possibile chiamata in nazionale ha risposto: «Sono fiero di essere a Roma e non penso ad altre dimensioni: sono contento di aver marcato la storia con Lille e spero di ripetermi lì, questi primi quattro mesi sono successe cose incredibili con gli italiani» .