«Occhi di tigre? Cattiveria in campo? Per queste partite servono undici lupi, ma con la testa fredda» . Forse la frase più importante di quella serata allo Juventus Stadium. Così lontana, così vicina.
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Garcia insiste: “Undici lupi e testa fredda”
«Occhi di tigre? Cattiveria in campo? Per queste partite servono undici lupi, ma con la testa fredda» . Forse la frase più importante di quella serata allo Juventus Stadium. Così lontana, così vicina.
Signorile ma permaloso, come i grandi allenatori. Garcia aspetta Conte. L’italiano che batte il francese sul piano della tattica. Non gli è andata giù, ma non ha proferito parola sull’argomento. Sabato sera ha detto «non vedo l’ora che arrivi la partita. Sarà bello e importante giocare nel nostro stadio pieno di gente».
La Coppa Italia è un obiettivo della Roma, lo ha chiarito proprio lui, il tecnico di Nemours. Tra l’altro Roma e Juve sono le due squadre ad averne vinte di più: 9. Ne manca una per la decima, che vuol dire stellina sul petto.
Ma prima ancora dell’aspetto tattico - come evidenzia il Corriere dello Sport - Garcia dovrà intervenire su quello psicologico, con la forza di chi sa che sul piano del gioco è alla pari coi bianconeri.
Scelte obbligate in difesa: Maicon, Benatia, Castan e Dodò davanti a De Sanctis. Per la mediana: Pjanic e Strootman ai lati di De Rossi, e Nainggolan in panchina pronto a subentrare. In attacco ci sarà il tridente leggero con Florenzi, Totti e Gervinho. Nonostante le ottime prove di Ljajic e Destro contro il Livorno.
Serve la Roma migliore. Undici lupi e testa fredda.
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