In sala stampa arriva l'ordine di Rudi Garcia "Vietato parlare di Roma-Juve". Peccato che De Rossi poco prima lo aveva già fatto ai microfoni della Rai.
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Garcia deciso “Ora pensiamo solo al Genoa”
In sala stampa arriva l’ordine di Rudi Garcia “Vietato parlare di Roma-Juve”. Peccato che De Rossi poco prima lo aveva già fatto ai microfoni della Rai.
Garcia divide razionalmente la stagione in settori impermeabili. C’è la Coppa Italia, adesso è sospesa e c’è di nuovo il campionato. Infatti, come in altre settimane di doppio turno, la squadra è rimasta a cenare all’Olimpico. Un modo di risparmiare tempo ed energie. «Abbiamo giocato con serietà, quanto mi aspettavo. Ci sarà tempo per parlare del quarto di finale e ne parleremo molto. Ora non voglio che i giocatori pensino a quella partita. Ci penseranno quando potranno affrontarla con sei punti in più. Mi dispiace solo per lo stadio semivuoto. Se la Coppa Italia vuole avere un futuro bisogna evitare questi orari».
La Roma fondamentalmente gli è piaciuta.«Quasi del tutto. Abbiamo avuto molte occasioni di segnare il secondo gol e loro nessuna di realizzarne uno. La Samp ha giocato bene con una formazione nuova, ma anche la mia lo era. Peccato non aver segnato ancora. Però la parola d’ordine era qualificazione». Una delle parole d’ordine. L’altra era debutto. Di Nainggolan. «E’ andato bene. Può giocare in tre ruoli, anche regista o trequartista. Nel mio sistema di gioco non cambia nulla. Pjanic può stare più alto, Totti fare il centrocampista. Mi dispiace che per Bradley vada via. Avrei voluto tenerlo. Preferisce giocare di più e lo capisco. Torna in America con la famiglia e capisco anche questo. E’ un grande uomo. Gli auguro buona fortuna. Con Nainggolan la concorrenza a centrocampo aumenta». Come dire che Bradley era una riserva e Radja no.
«Preferisco che la squadra crei molto e molto sbagli. E poi la Sampdoria ha messo in mostra un grande portiere. La parata sul secondo tiro di Florenzi è di alto livello. Non posso giudicare Skorupski perché non ha fatto praticamente niente. Quel niente, comunque, lo ha fatto bene».
E’ una tesi simile a quella che imposta su Ljajic.«Non è in stasi. Ha messo il piede in tutte le nostre occasioni. Si è liberato al tiro, ha offerto l’assist a Nainggolan, ha lavorato duro. E’ intelligente: dato che domenica non ci sarà ha dato tutto in questa gara. Mi è piaciuto».
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