La Roma mercoledì ha ascoltato Rudi Garcia a testa china e ieri ha sollevato il mento. Quasi sorridevano, i giocatori, a quarantotto ore dal discorso sullo stato dell’unione pronunciato dal tecnico che poi l'ha sintetizzato in un cinguettio che invitava tutti a credere nello scudetto e a non disperare della qualificazione agli ottavi di Champions League . Il tracollo di Champions League è una pagina pesante da voltare, ed anche se Garcia, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, non la ha definita esplicitamente una lezione imparata tale però la considera. Ma allo stesso tempo non intende rinunciare alle proprie convinzioni, già da domani, quando la Sampdoria a Marassi vorrà approfittare di un eventuale umore basso dei giallorossi.
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Garcia cambia la Roma
Dal Bayern alla Sampdoria: tutti i cambi di formazione che Garcia, per forza o per volontà, dovrà effettuare
Ma la parola d'ordine è: cautela. Dovrà per prima cosa mettere prima in sicurezza un centrocampo stanco. E poi Iturbe non è ancora recuperato per bene, così Alessandro Florenzi, che di qui a poco riuscirà a rinnovare il contratto, presumibilmente entrerà a fornire la sua flessibilità e il suo dinamismo. Giocherà Totti, risparmiato per un tempo contro il Bayern, e anche Gervinho con le sue pile a lunga durata. Destro allora aspetterà ancora. Il centrocampo dovrà essere per forza lo stesso: con Pjanic, De Rossi e Nainggolan. A meno che Garcia non voglia prendersi un rischio e concedere un inizio di partita a Uçan o Paredes. Soprattutto per consentire a Pjanic di fermarsi. Garcia si fida dei giovani, ma non tanto: i Paredes e gli Uçan secondo lui devono prima di tutto sperimentarsi in situazioni meno intricate. Ashley Cole invece non avrà altro tempo a disposizione: a sinistra, verrà rimesso Holebas. Mentre a destra resta Torosidis. Quanto all’inglese, Garcia gli darà modo di rifarsi in partite più tranquille tenendo presente che prima che riaprano le liste di trasferimento ci sarà ancora bisogno di lui. In mezzo alla difesa Yanga-Mbiwa, che gioca ininterrottamente da sette partite e Astori. Non c’è scelta.
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