rassegna stampa

Fuorigioco, è allarme. Le società chiedono aiuto

La nuova interpretazione della regola del fuorigioco che semplifica ( o dovrebbe semplificare) la

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La nuova interpretazione della regola del fuorigioco che semplifica ( o dovrebbe semplificare) la norma stessa (la più cambiata nella storia centenaria delle regole del football), sta invece creando uno stato d’ansia generale. Tanto che le società hanno cominciato a bussare alla porta dell’Associazione Italiana Arbitri: “Ci spiegate il nuovo fuorigioco? Non c’abbiamo capito nulla” è la sintesi. Questo è quanto riporta il quotidiano corrieredellosport, che ci spiega come la variazione interpretativa data dall’Ifab a marzo (la nuova norma, in inglese, era disponibile subito dopo la riunione dell’International Board...) ha creato scompiglio, confusione. Non è un caso che il presidente della Lega di B, Abodi, ( «E’ sempre sul pezzo, lui sì che è sempre molto attento» lo ha elogiato Nicchi, il riferimento alla dormiente Lega di A non era neanche tanto velato), abbia già avanzato formale richiesta all’AIA di anticipare alla seconda giornata di campionato il classico incontro fra arbitri e allenatori e capitani,solitamente fissato per la pausa invernale.

Le modifiche riguarderanno anche gli assistenti  che avranno l’onere più grande, quelli di serie A dovranno modificare decenni di informazioni che sono diventate automatismi. Ad esempio il fuorigioco passivo non esisterà più. Se il difensore stoppa il pallone e lo mette a terra, l’avversario che arriva da dietro, pur partendo da un fuorigioco “geografico”, può lecitamente contendergli il pallone.