Un' emozione unica per Alessandro Florenzi, attaccante giallorosso, che riesce a segnare proprio lì, dove ha sempre sognato a due minuti dalla fine, consegnando alla Roma 3 punti, quelli fondamentali per blindare il secondo posto.
rassegna stampa
Florenzi: “Sotto la Sud! L’ho sognato per due anni”
Un’ emozione unica per Alessandro Florenzi, attaccante giallorosso, che riesce a segnare proprio lì, dove ha sempre sognato a due minuti dalla fine, consegnando alla Roma 3 punti, quelli fondamentali per blindare il secondo posto.
Come riporta il Corriere dello sport, Florenzi subito dopo la partita dichiara:«Due anni, erano due anni che cercavo di segnare un gol sotto la Curva Sud. Volevo correre lì sotto. Ho sbagliato tante volte, questa volta ho ripagato i tifosi di tutte le volte che li ho fatti soffrire».
Correre, correre. Quando mai ha smesso? Forse dovrebbe. Ma non vuole. Perché c’è il Mondiale e non c’erano solo Destro e Immobile ieri sera a contendersi un posto in Nazionale. C’era anche lui, il ragazzo che faceva i caffè ad Acilia e adesso bolle come l’acqua ogni volta che entra in campo. E quando si allena. «Mi esercito a tirare in porta. Sempre, alla fine delle sedute. Poi magari sbaglio lo stesso e i tifosi si arrabbiano. Io, Destro, Immobile ce la mettiamo tutta. La storia di un calciatore è fatta di queste tappe, di grandi manifestazioni, di Mondiali ed Europei. Mi servirebbero vacanze. Ma se il ct Prandelli mi chiama le farò il prossimo anno». Se poi non sarà Mondiale e saranno vacanze, Florenzi se ne farà una ragione. E continuerà a correre. «Sono giovane. Avrò altre occasioni. Sognavo la Roma, come ogni bambino che gioca nelle periferie di questa città. Il sogno si è realizzato. Vedremo se si realizzano anche gli altri. Garcia mi piace perché parla in faccia. Se segno è anche merito della posizione che mi ha trovato. Arrivo prima in area e sono più fresco».
Una rete del genere trasforma tutto, perfino i ricordi. «So che non ci si può credere, ma io sentivo il gol in arrivo mentre mi riscaldavo. Si vede che era destino oppure che lassù qualcuno mi vuole bene. Avevo parlato con Sebino Nela prima della partita e anche lui mi ha detto che avrei segnato». Il gol del secondo posto. «Non ancora. Mancano molte partite e dobbiamo continuare a essere cattivi».
Essere cattivi. E’ qualcosa che a Florenzi non riesce. Né in campo né fuori del campo. Adesso almeno ha imparato a esserlo sotto rete. «Mi sembrava che i tifosi fossero un po’ troppo esigenti nel finale. Volevo sentirli gioire, non urlare di rabbia». Forse è solo una battuta, ma qualcosa ha sacrificato per essere lì e giocare la partita. «Un bacio della mia ragazza. E’ la prima volta». Non si può avere tutto, neppure in sogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA