(Corriere dello Sport - R.Maida) - Siccome a Zeman piace smentire i luoghi comuni e le sciocchezze in genere, nel suo primo biennio alla Roma ha trasformato un grande talento in un campione.
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E nel 4-3-3 aveva dato spettacolo: quei 25 gol del capitano col boemo
(Corriere dello Sport – R.Maida) – Siccome a Zeman piace smentire i luoghi comuni e le sciocchezze in genere, nel suo primo biennio alla Roma ha trasformato un grande talento in un campione.
Quel talento, allora ventunenne, era Francesco Totti. Che era giudicato incompatibile con Zeman, avendo cominciato la carriera come trequartista. Invece Zeman adattò le qualità di Totti al suo 4-3-3, piazzandolo sulla sinistra del tridente ma senza soffocarne la libertà di inventare. E così Totti, che con Zeman è diventato il numero 10 e il capitano della Roma, ha giocato due campionati strepitosi: partendo dal lato mancino, accentrandosi faceva valere sia il tiro in porta di destro sia la capacità di immaginare un assist vincente prima degli altri.
I NUMERI - Quando ancora non aveva conosciuto Zeman, che oggi considera «Il calcio», Totti aveva segnato 11 gol in cinque campionati su un totale di 85 presenze. Con Zeman, Totti ha segnato 25 gol in due campionati su un totale di 61 partite. Già questa è la dimostrazione di un cambio di marcia generato dall’incontro tra due star: una in campo e una in panchina. Ma la qualità delle prestazioni e dei gol non finisce sugli almanacchi. E chi ricorda il Totti del biennio 1997-99 non ha dimenticato certe magie, a cominciare dal cucchiaio in corsa a Buffon in un Roma-Parma all’Olimpico. (...)
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