Coppa D'Africa, Serie A e Champions League, in una settimana. Bergamo è un passaggio importante quanto la partita contro il Cska Mosca in programma martedì. Non è il momento di perdere altro terreno in campionato e Seydou Keita in queste occasioni è il punto cardinale verso il quale si guarda per non perdere l’orientamento. Sta in Nazionale, torna domani, dovrebbe riposare. Ma forse è meglio di no.
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E’ dura stare senza Keita
Coppa D'Africa, Serie A e Champions League, in una settimana. Bergamo è un passaggio importante quanto la partita contro il Cska Mosca in programma martedì.
Come riporta il Corriere dello Sport, Garcia ovviamente sapeva già prima, perché con la sua conoscenza, professionale e passionale, della Liga spagnola non gli poteva sfuggire il ruolo di chi era stato portavoce di Pep Guardiola nello spogliatoio del Barcellona. Il campo invece parla per sé. Così Keita dopo due finali di partita all’inizio del campionato è rimasto fuori solo durante il periodo, per fortuna non lunghissimo, dell’infortunio muscolare, uno dei primi della carriera. Sempre 90 minuti fissi, in Serie A come in Champions League, e giusto una sostituzione innocua con il Torino a partita ampiamente evaporata.
Rudi Garcia, a Keita, non ci rinuncia. Sta più tranquillo lui, sta più tranquilla la squadra, sta più tranquillo il pubblico, che ruggisce avvertimenti ogni volta che qualcuno sfiora le gambe non delicate del maliano. Lui ringrazia e commenta che i tifosi della Roma sono molto più accesi di quelli del Barcellona, che non gli permettono di pagare al ristorante, che li apprezzerà anche quando li troverà arrabbiati o spazientiti.
Intanto è qui e la Roma vuole tenerselo il più a lungo possibile.
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