rassegna stampa

Dunga: “Leandro Castan sembra Materazzi. E attenti a Dodò”

(Corriere dello Sport-A.Ramazzotti) La nuova Serie A parlerà ancora più brasiliano. Tra arrivi conclusi (Castan e Dodò alla Roma, Ederson alla Lazio, Maicosuel, Allan e Willians all’Udinese,

Redazione

(Corriere dello Sport-A.Ramazzotti) La nuova Serie A parlerà ancora più brasiliano. Tra arrivi conclusi (Castan e Dodò alla Roma, Ederson alla Lazio, Maicosuel, Allan e Willians all’Udinese,

Gabriel al Milan i principali colpi), giocatori che hanno cambiato maglia (...), possibili nuovi acquisti (Paulinho, Lucas, Oscar e Miranda) il nostro campionato sarà ancora più a tinte verdeoro. Ne abbiamo parlato con Carlos Dunga, l’ex ct del Brasile che, in attesa di una panchina, studia il Brasileirao. Dunga, la Roma ha fatto bene ad acquistare Castan? «Nel Corinthians è andato benissimo e dall’inizio della sua carriera è cresciuto tantissimo. E’ forte di testa e come caratteristiche mi ricorda Materazzi. Per la Roma è un buon affare». Di Dodò cosa pensa? «Che prometteva molto bene e nelle nazionali giovanili ha fatto vedere buone cose. Purtroppo si è un po’ fermato, ma rimane un fluidificante interessante che ha tanto da imparare». Con Zeman entrambi possono maturare? «Zeman è un ottimo allenatore e per i giovani è importante. Non avranno difficoltà ad adattarsi al suo calcio». Nella Capitale, alla Lazio, è invece arrivato Ederson. «Qualche anno fa era considerato una delle promesse del nostro calcio, ma dopo essere andato al Lione, si è fermato a causa di un infortunio. Se riuscirà a trovare un po’ di continuità, farà bene». L’Udinese in Brasile ha fatto shopping mettendo sotto contratto Allan, Willians e Maicosuel. «Maicosuel in avanti può fare sia l’attaccante esterno sia il trequartista. Nel Botafogo ha mostrato di avere buona tecnica, ma in Germania non ha avuto fortuna. Ora si è ripreso. Allan nel Vasco è andato bene, ma deve imparare cos’è la Serie A. Avrà bisogno di un po’ di tempo». E Willians? «E’ davvero forte, un mastino. In mezzo al campo è dinamico e quest’anno ha sostenuto da solo il centrocampo del Flamengo. E’ un incontrista di quelli veri che magari deve migliorare nel passaggio, ma è dinamico e in Italia può far bene, soprattutto giocando all’Udinese dove lui Allan e Maicosuel potranno crescere con calma e senza pressioni». Perché il Milan ha puntato su Gabriel?

 

«Perché è un portiere giovane e di prospettiva. Viene dal Cruzeiro e in Italia imparerà molto». Si aspettava che Lucio finisse alla Juventus? «Nel calcio di oggi può succedere di tutto. Certo quella di Lucio alla Juve è stata un’operazione inaspettata. In bianconero può togliersi delle soddisfazioni perché è un leader nato che arriva in una grande squadra. Non è finito e i tifosi bianconeri se ne accorgeranno». Julio Cesar invece è ai margini dell’Inter. «Mi ha sorpreso questa scelta anche se Handanovic è bravo. Julio ha sempre dimostrato di essere affidabile: chi lo prenderà, farà un affare». L’Inter sembra a un passo da Paulinho. «Sarebbe davvero un affare perché è uno dei migliori centrocampisti del Brasile. Sa marcare, proporsi e segnare. Insomma, è uno davvero completo. Per la sua squadra è un punto di riferimento e non mi stupisce che il Corinthians stia provando a trattenerlo». A dire la verità i dirigenti dell’Inter puntano anche su Lucas... «Altro ragazzo di talento. Nell’uno contro uno è micidiale perché ha una potenza incredibile nelle gambe. Qualcuno lo paragona a Kakà e, anche se quest’ultimo è più centrocampista, a livello di progressione il parallelo ci sta. Lucas è più attaccante esterno e in questo momento insieme a Leandro Damiao, Neymar, Oscar e Paulinho è il miglior talento che gioca in Brasile». Anche Oscar è da comprare? «In mezzo al campo ricopre più ruoli e tutti con qualità. In Italia farebbe bene. Non mi meraviglia che l’Inter si sia informata su di lui». Miranda è uno da Napoli? «Io l’ho portato in Nazionale e per me è uno forte. Per il Napoli sarebbe un ottimo acquisto». La Juventus ha vinto l’ultimo campionato. Giusto? «Pirlo le ha dato geometrie e qualità perché è un po’... brasiliano. La Juve ha giocato alla grande». Deluso dalla Fiorentina? «Dispiaciuto più che deluso». Dunga verrà mai ad allenare in Italia? «Prima o poi spero di sì, ma deve capitare l’occasione giusta».