La Roma in ansia per Leandro Castan. La società giallorossa ieri pomeriggio ha anticipato i tempi di ventiquattro ore e ha diffuso un comunicato che era nell’aria per fare il punto sulle condizioni di Castan. Il difensore brasiliano dovrà operarsi al cervello. In questi mesi, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, erano state diffuse le voci più disparate sulle sue condizioni di salute, ma mai la società era uscita allo scoperto così chiaramente come ha fatto ieri. Dopo la gara Empoli-Roma, Castan ha accusato una sindrome vertiginosa acuta. In quei giorni si era parlato anche di labirintite, poi il calciatore è stato sottoposto a ulteriori accertamenti, per i quali è stato ricoverato anche alcuni giorni. Gli esami hanno evidenziato la presenza di una alterazione congenita vascolare del peduncolo cerebellare medio posteriore sinistro, conosciuto con il nome di cavernoma. All’interno di tale cavernoma si è verificato un piccola edema e di conseguenza un rigonfiamento transitorio che ha causato i sintomi avvertiti dal calciatore e che si sono risolti completamente nel giro di alcuni giorni. Questo non era mai trapelato in maniera ufficiale al momento dell’accaduto, a settembre.
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Dramma Castan, sarà operato al cervello
E’ stato Castan a decidere di operarsi, qualche giorno fa, per accelerare i tempi di recupero, che però nessuno può prevedere con certezza prima dell’intervento, che verrà effettuato nei primi giorni di dicembre
E’ stato Castan a decidere di operarsi, qualche giorno fa, per accelerare i tempi di recupero, che però nessuno può prevedere con certezza prima dell’intervento, che verrà effettuato nei primi giorni di dicembre. Il cavernoma, si legge nel comunicato diffuso dalla Roma, «non rappresenta una minaccia per la vita del calciatore che è attualmente in perfette condizioni fisiche, rimane il rischio di un nuovo episodio».
Al termine dell’iter diagnostico, in accordo con lo staff medico e la società, Castan risolverà definitivamente il problema con l’intervento chirurgico, al fine di riprendere regolarmente l’attività sportiva agonistica. Dopo l’operazione Castan dovrà superare l’esame di idoneità, dovrà avere i requisiti per ricominciare a giocare. Alla Roma attendono con fiducia l’intervento chirurgico, offrendo tutto il sostegno al giocatore, che sta passando settimane molto delicate. L’intervento chirurgico al quale sarà sottoposto è considerato molto tranquillo e dovrebbe richiedere una degenza di pochi giorni. Secondo le previsioni più ottimistiche potrebbe tornare a giocare dopo qualche mese, in primavera. Se ne parlerà nel 2015, dopo aver superato l’esame di idoneità. Dovrebbe operarsi in Italia e l’intervento dovrebbe risolvere al cento per cento i suoi problemi. L’asportazione completa ne determina la completa guarigione. Nel giorni scorsi Castan si è rasato i capelli a zero, ha ringraziato Dio per l’aiuto ricevuto per uscire dal tunnel. Ma la strada non è ancora finita.
I PRECEDENTI. E’ già accaduto in passato di calciatori che hanno proseguito tutta la carriera senza operarsi per il cavernoma. Altri invece si sono sottoposti a intervento chirurgico: Federico Melchiorri, classe ‘87, attaccante, a cui nel 2010 è stato diagnosticato un cavernoma quando giocava nel Giulianova. Poi Alessandro Corallo che scoprì la malattia nel 2010 e tornò all’attività agonistica con il Perugia, ed infine Marco Zanchi, difesore come Castan, giocava in Serie A nel Bologna e nel 2003 fu fermato dal cavernoma.
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