rassegna stampa

Dodò si prende già lo scudetto

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) «Vedo una Roma forte, con buone possibilità di lottare per le zone di vertice, sia per il titolo e in particolare per la zona Champions». Un’altra opinione sulle possibilità della Roma.

Redazione

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) «Vedo una Roma forte, con buone possibilità di lottare per le zone di vertice, sia per il titolo e in particolare per la zona Champions». Un’altra opinione sulle possibilità della Roma.

Stavolta, però, la fornisce il giovane Dodò, presentato ieri dal club giallorosso nella persona del direttore sportivo Walter Sabatini:«Riduco il suo nome che sarebbe troppo lungo e complicato, questo è Dodò, terzino sinistro classe ‘92 che viene dal Corinthians, ma che abbiamo visto in prestito nel Bahia. Sta risolvendo in questi giorni un infortunio piuttosto grave. Approfitto per ringraziare il Corinthians che lo ha liberato qualche giorno prima della scadenza del contratto (31 luglio, ndr). Ritengo sia un calciatore straordinario, di grande personalità». Poi, l’affermazione forte: «Ha le palle quadrate, tra cinque, sei giorni potrà tornare a lavorare con il gruppo».

 

SALUTO- Il brasiliano è alle prese con il completo recupero dopo l’infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro. Ieri pomeriggio è tornato a lavorare sul campo: esercizi con il pallone, scatti e cambi di direzione con una fasciatura sotto l’articolazione che è monitorata giorno per giorno. «Procede bene, mi manca un po’ di forza fisica e muscolare (la gamba sinistra è ancora sensibilmente più piccola di quella destra, ndi) per questo mi sto allenando mattina, pomeriggio e sera. Ho già iniziato a correre e sto facendo un lavoro fisico più leggero per poi potermi integrare al gruppo. Non c’è ancora una data definita, posso dire che sto lavorando al massimo per tornare il prima possibile e penso di potere rientrare a breve».

SCELTA - La Roma ha bloccato Dodò da tempo, convinta che possa diventare una certezza assoluta in poco tempo: «Ho avuto diverse offerte ma la Roma mi ha seguito prima, durante e dopo l’infortunio e questo è stato decisivo per la mia scelta. I giallorossi hanno seguito la mia evoluzione sia nei settori giovanili che nel Brasileirao. Sento un po’ di responsabilità, ma è anche vero che sono abituato alla pressione visto che giocavo in un club importante e sostituivo Roberto Carlos quando non era disponibile». A proposito di Roberto Carlos... «E’ un modello per quel che riguarda il mio ruolo. E’ stato mio compagno di squadra, una persona fantastica che mi ha sempre aiutato in allenamento. Probabilmente è stato il migliore terzino sinistro della storia, da lui ho imparato tantissimo». Stesse caratteristiche? «Tento di aiutare la squadra a costruire la manovra. Ho giocato con il 3-5-2 e con il 4-3-3 con la Nazionale brasiliana». Poi il perché della scelta del 27 come numero di maglia: «E’ un numero importante per ragioni personali, lo usavo in Brasile e mi ha sempre portato fortuna».

TRATTATIVA - (...) «Ho avuto il tempo per prepararmi psicologicamente al fatto che sarei arrivato in Italia. Il mio idolo? Sicuramente Totti, uno dei giocatori più conosciuti in Brasile». E proprio dal Corinthians è in arrivo anche Castan: «Un giocatore molto forte, molto rapido che sicuramente aiuterà la Roma a fare bene»