(Corriere dello Sport - S. Di Segni) - La vanità? «Di gran lunga il mio peccato preferito» , diceva Al Pacino mentre impersonificava il demonio nell’Avvocato del Diavolo.
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Destro: Tante attenzioni possono solo far piacere
(Corriere dello Sport – S. Di Segni) – La vanità? «Di gran lunga il mio peccato preferito» , diceva Al Pacino mentre impersonificava il demonio nell’Avvocato del Diavolo.
Mattia Destro è combattuto. Vorrebbe nascondersi, ma allo stesso tempo riconosce il piacere di vestire il ruolo da top player che il mercato italiano gli ha cucito addosso. Da promessa a miraggio, a soli 21 anni: non capita tutti i giorni. In certi casi bisogna avere il coraggio di tirare un calcio alla retorica: «Tante attenzioni fanno piacere» , ha confessato l’attaccante dal ritiro del Siena mentre intorno a lui le luci della ribalta si sono fatte più intense di giorno in giorno.
CONCENTRATO - La popolarità di Destro ieri ha toccato un altro picco, perché i procuratori del ragazzo di Ascoli Piceno hanno raggiunto un accordo con la Roma e, salvo colpi di scena, Mattia si farà trovare nel collegio di Zdenek Zeman, quando la comitiva giallorossa sarà rientrata dalla tournée negli Stati Uniti. «Indubbiamente è il massimo per i giovani centravanti» , aveva risposto giorni fa il giocatore di fronte alla prospettiva di recepire le lezioni del tecnico boemo. Il turbinio di indiscrezioni nelle ultime ventiquattro ore lo ha stretto più forte, così, mentre dalla Capitale iniziavano a filtrare i primi segnali di un contratto pressoché sistemato, lui decideva di tornare a far sentire la sua voce da San Vito di Cadore, dove si è continuato ad allenare agli ordini di Serse Cosmi: «Ora penso a lavorare bene, devo soltanto rimanere con la testa sulla preparazione, poi quello che accadrà lo vedremo. Valuteremo bene tutte le cose, Cosmi e i compagni mi stanno molto vicino, mi spronano e mi danno consigli» , ha detto Destro ai microfoni di Sky.
CAUTO - Di sicuro non avrà bisogno di suggerimenti su come dribblare le domande calde e come rettificare le notizie scomode: «Non ho fatto le visite mediche a Roma, ho lavorato con il Siena mattina e pomeriggio» , ha precisato il calciatore, nel disperato tentativo di stoppare il climax di informazioni che lo riguardano. «Sono qui e penso a prepararmi bene» , continua a ripetere. Da qualche settimana non ha mai staccato il nastro: una serie di «non lo so ancora» e «dobbiamo aspettare» , che dispensa non solo ai cronisti, ma anche ai tifosi che nel ritiro del club toscano vogliono conoscerne le sorti.
NASCOSTO - Ha preso in ostaggio tutte le attenzioni e il fatto un po’ lo imbarazza, un po’ lo inorgoglisce. Di sicuro, non lo infastidisce: «I titoli dei giornali? Essere sulle copertine fa molto piacere, perché è bello sapere che tante squadre ti vogliono» , il Destro sincero. Non poteva dire la verità sui contenuti del confronto con il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma: «Ci siamo salutati, anche perché lo scorso anno non eravamo riusciti a conoscerci in modo approfondito. Abbiamo parlato un po’... ma quello che ci siamo detti è giusto che rimanga tra di noi» . La scelta di frenarsi per certi versi risulta bizzarra, se c’è un altro patron, Enrico Preziosi, che da giorni non fa che sponsorizzare il suo passaggio alla Roma. Se si è trovato una volta di più in prima pagina, in definitiva, lo deve anche al proprietario più loquace.
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