C'erano prima e probabilmente ci saranno ancora dopo il gol contro il Verona. Sono le perplessità dei tifosi romani intorno a Mattia Destro, accusato, tra le altre cose, di non avere sufficiente carattere. È un'affermazione arbitraria, che non può essere smentita dai numeri (26 gol con la Roma, statisticamente il miglior bomber da almeno quarant'anni) e che forse serve semplicemente a dare forma a una strutturale mancanza di feeling. Eppure Destro quando si è infortunato e ha lavorato duro per rientrare, quando è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente e, in tutto questo tempo, ha sempre segnato.
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Destro, è la strada giusta
Il centravanti della Roma, a metà tra una porzione di tifoseria ostinata nelle sue critiche e la totale stima da parte dell'allenatore, continua a segnare e a giocarsi con Totti un posto al centro dell'attacco.
Soprattutto dopo il gol contro il Verona, si fa davvero fatica a negargli un ruolo determinante nel portare la Roma dov'è oggi, alla vigilia dello scontro diretto con la Juventus. Un gol folle che, al meno a sentire l'attaccante, gli girava da tempo per la testa, e al quale ha fatto seguito quella gran corsa verso la panchina. "Aspetta! Aspetta" sillabano le labbra di Destro che schiva i compagni e va abbracciare Garcia, l'allenatore che, a differenza del pubblico, davvero non gli ha mai fatto mancare la stima.
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