Ultimo giorno di lavoro in solitudine per Mattia Destro. Sì, perchè in Italia c’è ancora un giocatore, uno solo, che si allena inseguendo una chimera. Il mondiale negato. Un’esperienza particolare, più agra che dolce, ma un’esperienza che, ne siamo certi, farà crescere Mattia Destro sotto ogni punto di vista.
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Destro, la solitudine del numero 22
Destro si allena da solo. Fino all'inizio del Mondiale è lui la riserva degli azzurri in caso di qualche infortunio.
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, dopo essere stato tagliato con conseguente polemica, Mattia Destro si è chiuso in un significativo silenzio prendendo alla lettera la mail che lo staff azzurro gli ha inviato. Conteneva il tipo di allenamento da svolgere quotidianamente fino al 12 giugno, proprio fino ad oggi perchè secondo il nuovo regolamento del mondiale, c’è tempo fino alla vigilia del debutto per sostituire un giocatore infortunato. E Destro è stato prescelto per questo ruolo di estrema riserva che sicuramente non gli piace ma che da buon soldatino azzurro ha mandato giù senza (quasi) battere ciglio.
Da professionista qual è, Mattia si è messo a disposizione: due giorni a Trigoria, altri due a casa, ad Ascoli, seguendo metro per metro il programma assegnatogli. Con le certezza che non servirà a niente, ma con la convinzione di fare fino in fondo il proprio dovere.
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