rassegna stampa

Destro non sfonda. La sua Roma è già finita

Il centravanti classe 1991 è stato sopravanzato nelle gerarchie dai compagni di reparto. In questo momento sembra quasi estraneo al sistema di gioco di Garcia. Il prossimo mese, nel bene o nel male, sarà decisivo per lui.

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Gennaio si avvicina: mese di mercato e della Coppa d'Africa, mese cruciale per il destino di Mattia Destro. Nell'edizione di oggi, il Corriere dello Sport si interroga sul futuro del centravanti di Ascoli, scivolato indietro nelle gerarchie di Rudi Garcia e, apparentemente, sulla via che porta lontano da Roma.

A guardare i dati, tuttavia, Destro non ha giocato molto meno di Totti, almeno in campionato (742' minuti per il capitano, solo una mezz'ora in più di Destro). In Champions invece la differenza è sensibile: 2 presenze e 111 minuti l'uno, 5 e 365 minuti l'altro. Mattia ha sfruttato il proprio tempo siglando 4 gol in campionato, Totti ha fatto lo stesso tra le due competizioni, aggiungendoci 6 assist.

I numeri non sembrano negativi, eppure, secondo il Corriere, questa è una delle occasioni in cui sarebbe meglio guardare alla sostanza. Si legge: "Senza Totti la Roma si affloscia nella prevedibilità mentre con Destro tende a liquefarsi, perde consistenza, già allungata com’è dai difensori centrali che per quanto bravi tendono ad arretrare". Un Mattia Destro che fatica ad essere integrato nel sistema offensivo di Rudi Garcia, ma che avrà l'occasione di rifarsi nelle prossime settimane quando, in concomitanza con la partenza di Gervinho per la Coppa d'Africa, ritroverà spazi e occasioni per mettersi in mostra.

La Roma pensa comunque al proprio futuro, e valuta una sostituzione al centro dell'attacco. Difficile una svolta già in questa finestra di mercato (si parla di Bergessio e Denis), molto meglio cominciare a pensare all'estate per arrivare preparati. Si cerca un bomber esperto e i nomi della lista sono allettanti quanto vaghi: se ieri sera è arrivata la suggestione Ibrahimovic, il sogno resta Higuain, pur restando il nome più concreto quello di Jackson Martinez.